In sala da mercoledì 11 maggio con Artex Film un film corale che, attraverso 7 corti, racconta storie di donne: tra paura, fragilità, forza, emancipazione e dolore. Storie di donne che combattono, si ribellano, rompono il silenzio e denunciano una realtà ancora troppo sbilanciata, in cui la figura maschile è fortemente preponderante, e, al contempo, inadeguata, poco attenta e non collaborativa.
Sette episodi compongono un film collettivo che parla di donne sotto diversi punti di vista, tra gioia e dolore, fatica ed emancipazione, paura e violenza.
‘Femminile Singolare’ è un progetto nato da un’idea di Artex Film e prodotto da Fulldawa Production, CSC Production, Coffee Time Film, Elena Beatrice & Daniele Lince, AR Production, Sly Production, Diero Film e Arena, in uscita nelle sale italiane il prossimo 11 maggio, nell’anniversario della firma della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, meglio nota come convenzione di Instanbul, firmata nel 2011.
Nonostante le battaglie per la parità di genere, Femminile singolare mostra uno spaccato ancora presente in tante parti di mondo e per alcuni aspetti in alcune parti del nostro Paese.
Basti pensare in tal senso al secondo racconto “Il vestito da sposa” in cui Simona – una convincente Monica Guerritore – è moglie, madre, lavoratrice. Una donna che si obbliga a turni martellanti in fabbrica per far andare avanti la famiglia, con un marito disoccupato, un fratello perdigiorno, un figlio adolescente, per raggranellare il denaro sufficiente per coronare il suo sogno: un abito da sposa straordinario per sua figlia, prossima alle nozze. Un desiderio che finisce per canalizzare tutte le sue energie, trasformandosi in ossessione.
Ancora, molto toccante il primo episodio della serie, “Rise of a star” che vede protagonista Emma, giovane e promettente ballerina dell’Opera di Parigi che insieme alla fama è alla disperata ricerca della sua affermazione come donna e madre. E proprio quando, finalmente, scopre che sta per diventare madre, ecco che si scontra con l’ostilità, inaspettata, di una collega che vorrebbe soffiarle il posto e del suo allenatore che le fa comprendere che deve fare una scelta tra vita privata e carriera. A fugare i suoi dubbi sarà la direttrice della scuola, Catherine Deneuve, che, con sua sorpresa, le offrirà il suo sostegno, incoraggiandola nella sua scelta di artista e di madre, l’una cosa non escludente l’altra. Toccante anche il racconto narrato da ‘Waiting for’ che vede al centro della trama un rapporto problematico madre-figlia. Allo stesso modo in ‘Hand in Cap’, la storia di una madre e di un figlio con gravi disabilità e la sua incompresa richiesta d’amore.
Femminile singolare è un film che racconta la realtà di tante donne diverse, con l’obiettivo di sensibilizzare circa il ruolo e l’importanza della donna nelle nostre società, un ruolo, ancor oggi misconosciuto in tante parti del mondo, non soltanto in quelle più economicamente arretrate ma anche in quelle dell’ opulenza. Dunque uno sguardo nell’universo femminile, in cui le donne si trovano ancora oggi, come ieri, a sostenere i sacrifici maggiori, non riconosciuti, di realtà sociali disegnate e organizzate a misura d’uomo. Donne silenziose che combattono il diritto alla propria affermazione professionale e sociale con caparbietà e determinazione, sfidando i vecchi archetipi maschilisti ancora imperanti.
L’opera è promossa da Ihaveavoice APS, community fatta da Donne per le Donne, il cui scopo è dare Voce alle Donne, renderle protagoniste, sensibilizzando su temi importanti come la violenza di genere, l’empowerment femminile, le pari opportunità.