Un dirigente di Casapound ha rilanciato sui social il corteo nazionale che si dovrebbe tenere il 28 maggio a Roma con un brutto riferimento al giornalista Paolo Berizzi, già sotto scorta per le minacce di morte ricevute da ambienti neofascisti. A riprendere il post è stato lo stesso Berizzi che ha scritto: “Lo considero una medaglia. In attesa che la magistratura e le istituzioni democratiche facciano il loro dovere”. Contro il corteo del 28 maggio è stato depositato un appello al Prefetto di Roma perché neghi le autorizzazioni, con una petizione firmata da decine di associazioni tra cui Anpi e Articolo 21 proprio per il richiamo al fascismo che questa manifestazione porta con sè. L’appello di Casapound è pubblico ed evidentemente si porta dietro il senso di impunità legato al fatto oggettivo che finora tutti i rigurgiti neofascisti sono rimasti impuniti nonostante la legge vigente e la Costituzione li vietino espressamente. Solidarietà a Berizzi da parte della Fnsi, con un post del Presidente Giuseppe Giulietti che ha ricordato, per l’ennesima volta, come i gruppi neofascisti si collochino fuori dalla Costituzione.