Anna Politkovskaja a guardia della vita
Performance teatrale con videoproiezioni a cura di
FerdiNando Maddaloni
con Katia Nani e FerdiNando Maddaloni
Evento in favore all’ospedale pediatrico Okhmatdit di Kiev
Ingresso libero
fino ad esaurimento posti
VENERDI 13 MAGGIO 2022
ore 17.00
Biblioteca Arcipelago Auditorium
Dopo una tournè di circa 9 anni (prima rappresentazione al PAN di Napoli il 27 maggio 2008 ed ultima replica a Formello il 21 aprile 2017) FerdiNando Maddaloni riporta in scena frammenti di “Anna Politkovskaja. Concerto per voce solitaria” allo scopo di promuovere una raccolta fondi per l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev sulla piattaforma https://gofund.me/04f74d3c
L’evento, patrocinato dal Municipio Roma VIII, si terrà venerdì 13 maggio alle ore 17.00 alla Biblioteca Arcipelago Auditorium di Roma (Via B. Croce 50 con ingresso libero fino ad esaurimento posti). Interverranno gli attori FerdiNando Maddaloni e Katia Nani, la dottoressa in relazioni internazionali Teresa Levi, il presidente Amedeo Ciaccheri e l’Assessora Maya Vetri per i saluti istituzionali.
Note dell’autore
Nel titolo dell’evento, ho volontariamente accostato il nome della giornalista russa Anna Politkovskaja al motto che appare sulla pagina principale del sito dell’ospedale di Okhmatdit di Kiev, “a guardia della vita”, per sottolineare sia la comune missione di vigilanza sul valore della vita, sia l’assurdità di una guerra che vede coinvolte due popolazioni molto spesso unite da vincoli familiari. Nel sangue di Anna Politkovskaja, infatti, scorrevano globuli ucraini, visto che era nata a il 30 agosto 1958 a New York, da Raisa e Stepan Mazepa, diplomatici di nazionalità ucraina che lavoravano presso l‟ONU.
Personalmente non conoscevo Anna Politkovskaja; durante la crisi del Teatro Dubrovka nell’ottobre 2002, rimasi colpito dalle immagini televisive che mostravano una giornalista russa, accettata dai terroristi ceceni nel ruolo di intermediatrice, che attendeva di entrare in teatro in una piazza vuota. Ai suoi piedi aveva diverse bottiglie d’acqua minerale: servivano per dissetare gli ostaggi.
Nel 2004, tutti la invocavano per provare a salvare i bambini della scuola di Beslan, ostaggi con le loro famiglie di terroristi ceceni in una vecchia palestra. Non giunse mai a destinazione perché fu avvelenata sull’aereo che la portava nel piccolo villaggio dell’Ossezia del Nord.
Anna Politkovskaja è stata uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006, nel giorno del compleanno del presidente Vladimir Putin. A lei ho dedicato una docufiction, un concerto spettacolo e, sulla sua tomba nel cimitero di Troekurovskij, la promessa di raggiungere Beslan ed aiutare i bambini superstiti e le loro famiglie. Ecco perché è nato il progetto “Una videoteca per Beslan”. Ora mi sembra doveroso prodigarmi anche per i piccoli pazienti ucraini dell’ospedale pediatrico di Kiev.
Durante l’evento sarà presentato il libro di Anna Politkovskaja dal titolo “Cecenia. La guerra degli altri”, fuori commercio la cui diffusione e relativi introiti, per espressa volontà dei suoi eredi, sono destinati ad attività no profit. L’attrice Katia Nani leggerà un estratto dal titolo “Come ci si lava in guerra”.
Questo volume contiene tutta l’eredità morale di Anna e lancia un severo monito tragicamente profetico se collegato alle attuali vicende belliche in Ucraina: “Mese dopo mese, anno dopo anno, in una guerra che ne è già durata quasi dieci, centinaia di migliaia di persone si trovano qui in condizioni assolutamente inaccettabili per una persona del nostro tempo e, come tutti, vivono, amano, sperano, aspettano… Vi prego, pensate a loro ogni tanto, perché sono tali e quali a voi, loro sono voi: i politici sono imprevedibili e nessuno sa con quale pretesto decideranno di sguainare le spade la prossima volta e contro chi. Al posto dei ceceni, un giorno potreste esserci proprio voi”.
Anna Politkovskaja, una giornalista russa con origini ucraine, rimasta, proprio come i dottori di Kiev, “a guardia della vita”