E’ stato chiesto il rinvio a giudizio per le 107 persone finite nell’inchiesta delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di agenti della polizia penitenziaria e funzionari del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, ritenuti coinvolti a vario titolo nei pestaggi denunciati da alcuni detenuti nell’aprile 2021. “Si tratta di una ulteriore conferma della fondatezza delle nostre denunce e della volontà determinata di riaffermare il principio di giustizia. Violenze a freddo, un uso smisurato e insensato della forza”, ha commentato Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti. La richiesta del pm è arrivata durante l’udienza preliminare davanti al gup Pasquale D’Angelo. Per una sola persona è stato chiesto il proscioglimento poiché avrebbe dimostrato la sua assenza dal carcere in quel frangente. Per cinquanta indagati contestato il reato di tortura. Il procedimento ha preso il via dal racconto choc di alcuni detenuti, che avevano lamentato violenze pesantissime da parte dei secondini. Il Garante regionale per le persone detenute ha chiesto di essere parte civile al processo.