Più di un miliardo e mezzo di musulmani appartenenti a diverse etnie in tutto il mondo sono pronti ad iniziare il mese sacro di Ramadan.
In base al calendario dell’Islam il Ramadan cade il nono mese e dura tra i 29 ed i 30 giorni a seconda del ciclo lunare. La data di inizio è in relazione all’avvistamento della luna.
Il Ramadan inizia con l’hilal la luna crescente, e ciò rende quindi semplice per i fedeli calcolare l’inizio di questo periodo anche se ogni anno tale data si sposta di undici giorni indietro rispetto all’anno precedente.
Quest’anno c’è invece confusione sull’esatto giorno di inizio.
Come scrive Kalima, la rivista editata da Nizar Ramadan, organo ufficiale della Lega Musulmana Mondiale Italia, che nel numero in uscita ha dedicato ampio spazio al mese sacro di Ramadan, alle attività della Grande moschea di Roma e alla Carta di Makkah, la data stabilita per l’inizio del mese sacro è sabato 2 aprile. Questo, secondo l’agenzia di stampa ufficiale SPA dall’Arabia Saudita, data seguita dai paesi arabi del Golfo, quali Bahrain, Kuwait, Qatar, Libano, Emirati Arabi Uniti e molti altri.
Secondo invece il Centro Islamico Culturale d’Italia attraverso un comunicato a firma del Segretario Generale, dr. Abdellah Redouane, a causa dell’impossibilità di osservare la luna nuova, la data decisa per l’inizio del mese di Ramadan è stata fissata per domenica 3 aprile.
“Il Centro Islamico Culturale d’Italia, – si legge nel comunicato – unico ente islamico riconosciuto, con DPR 212/1974, dalla Repubblica Italiana e che sovrintende alla Grande Moschea di Roma annuncia che il Sacro Mese di Ramadan, mese di digiuno e pentimento per i musulmani, inizierà in Italia domenica 3 aprile. Le osservazioni astronomiche svoltesi alla presenza di delegazioni di imam e in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica a Cagliari, Milano, Padova, Palermo, Ravenna, Roma e dalla costa del Salento, non hanno avuto esito favorevole e la luna nuova di Ramadan non è stata osservata. Pertanto il mese di Sha’ban conterà trenta giorni”.
Il Ramadan è l’unico mese citato nel Corano al versetto 183 della seconda Sura. In questo verso si prescrive il digiuno: “Credenti, vi è stato prescritto il digiuno come è stato prescritto a coloro che sono venuti prima di voi”.
Secondo tradizione il Ramadan, è il mese dell’astensione e della purificazione, durante il quale oltre a praticare il digiuno alimentare, (cibo, bevande e acqua compresa), il digiuno sessuale e quello spirituale dall’alba al tramonto, si intensifica anche l’attività di preghiera, con la lettura intera del Corano, con una preghiera particolare in moschea il tarāwīh, con il ritiro spirituale in moschea I’tikaf, con la meditazione, con la carità zakāt ul-Fitr.
Al calar del sole il digiuno viene interrotto consumando pasti di solito più sontuosi del normale, la cui composizione specifica varia da paese a paese.
Tipico è però cominciare il pasto serale, detto iftar, con un dattero, come secondo la tradizione avrebbe fatto il Profeta, o con l’acqua. Alle cinque preghiere canoniche se ne aggiunge in tempo di Ramadan una speciale, notturna, e non è inconsueto che tale pratica includa una rilettura integrale del Corano distribuita lungo tutto il mese. Il Ramadan termina con una festa chiamata Eid al-Fitr, o “della rottura”.
Ma il Ramadan è anche un digiuno spirituale.
In questo mese si chiede a tutti i musulmani che si trattengano tutti i sensi ed i pensieri dall’accostarsi a ciò che è illecito, haram. Esso ha in vista l’abbandono, sia interiore che esteriore, di tutto ciò che non ha armonia e la minima incrinatura di tale intenzione rompe il digiuno.
Il digiuno di fatto fortifica la volontà dell’uomo, lo aiuta a non essere schiavo degli appetiti dei suoi sensi ma bensì a domarli e a padroneggiarli, rafforza la pazienza nell’uomo facendolo cosi diventare forte di fronte alle prove della vita. Insegna inoltre all’uomo la pietà e la misericordia, facendogli sentire la fame che provano i poveri che non hanno di che nutrirsi e rinvigorisce nell’uomo la ‘sottomissione a Dio’ a Colui che gli da la vita e il sostentamento.
La grande famiglia di Articolo21 augura a tutti i musulmani e le musulmane in Italia e nel mondo per l’inizio del mese sacro ‘Ramadan Mubarak’ a testimonianza di pace, speranza e libertà.