“La sicurezza dei giornalisti sta seriamente peggiorando in Europa”. Lo ha dichiarato poche ore fa Ricardo Gutiérrez, segretario generale dell’EFJ
“Sono stati sei i giornalisti uccisi su preciso mandato nel 2021. – ha aggiunto – Tre volte di più rispetto al 2020. E già 11 sono stati uccisi quest’anno. Il numero di casi di attacchi all’integrità fisica dei giornalisti è aumentato del 60% in un anno. Gli Stati non possono essere complici di questa situazione rimanendo passivi. Ci aspettiamo che i governi adottino le misure di protezione necessarie attuando le misure contenute nella raccomandazione 2016/4 del Consiglio d’Europa sulla protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti. Tutti i governi hanno firmato questo impegno nel 2016, ma quasi nessuno di loro lo ha messo in pratica. L’ipocrisia deve finire. Se davvero gli Stati vogliono garantire la libertà di stampa, ci sono un sacco di misure concrete da attuare. La vera domanda è: perché i governi non fanno il necessario per proteggere meglio i giornalisti? Perché hanno paura di dare adeguata protezione ai cani da guardia della democrazia? ”
E intanto domani mattina (dalle 11 alle 12) ci sarà un primo bilancio sulle proposte di una Direttiva comunitaria anti slapp (strategic lawsuit against public participation). E’ previsto un incontro tra gli esponenti del Case (coalition against SLAPPs in Europe) e la vicepresidente della Commissione Europea Věra Jourová per cercare di arrivare ad una sintesi contro le azioni temerarie e le querele bavaglio.
(Nella foto Ricardo Gutiérrez)