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#iostoconFabiola, la bibliotecaria “sgradita”

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Erano in tanti davanti al Tribunale di Spoleto per sostenere Fabiola Bernardini, ex direttrice della Biblioteca comunale di Todi, che ha impugnato per illegittimità il trasferimento all’ufficio Urbanistica, disposto dal Comune di Todi nel novembre 2018, con la motivazione di una riorganizzazione del personale. Qualche mese prima del trasferimento, era stato chiesto alla direttrice di rimuovere dagli scaffali della biblioteca “libri per bambini con contenuti riguardanti temi educativi sensibili”, nonché di segnare i libri presenti nella sezione bambini/ragazzi relativi ai temi dell’omosessualità, omogenitorialità e transessualismo. La direttrice riscontrò tale richiesta inviando l’intero catalogo dei testi presenti e precisando che la collocazione dei testi rispettava le linee guida previste nel settore

“A distanza di quattro anni, la biblioteca comunale resta priva di un direttore, mentre una bibliotecaria preparata, competente e costantemente aggiornata come Fabiola Bernardini continua a essere adibita a mansioni non congrue rispetto al suo percorso formativo e professionale – hanno ribadito i sostenitori –  L’AIB continua ad affermare con la stessa forza di quattro anni fa che questo trasferimento costituisce un’offesa non solo alla professionalità di Fabiola Bernardini, ma a quella di tutti i bibliotecari, una professione fondata su una deontologia che promuove il valore della bibliodiversità, il contrasto a qualsiasi forma di censura sui documenti e sulle informazioni, il rispetto della libertà di espressione e l’accesso e la partecipazione di tutti alla conoscenza registrata”. La prossima udienza si terrà il 14 luglio.
(nella foto la locandina sul sit in di oggi)


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