Nel piccolo comune della Romagna, Conselice, in provincia di Ravenna, sedici anni fa è stato inaugurato il monumento alla Libertà di Stampa. Nella piazza dedicata è stata sistemata una vecchia “pedalina, la macchina che veniva usata una volta nelle stamperie. Durante la Seconda guerra Mondiale le stamperie erano clandestine, soprattutto in Emilia- Romagna, sfornavano, oltre a migliaia di volantini, dodici testate, tra cui “l’Unità”, “l’Avanti”, “La Voce Repubblicana”, “Noi donne “e i giornali delle Brigate partigiane come “Il Garibaldino”, “Il Combattente”, “Patrioti” fatto da Enzo Biagi partigiano della brigata “Giustizia e Libertà”, due pagine che venivano stampate a Porretta Terme. Il monumento, voluto dall’Anpi, dalla Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e dal Comune di Conselice, dedicato ai quei 140, tra donne, uomini e ragazzi che rischiando la vita, portarono avanti la loro guerra di Libertà, è diventato simbolo nel Paese. Nella giornata Mondiale della Libertà di Stampa, il 3 maggio, verrà presentato al pubblico, non a caso a pochi giorni di distanza dal 25 aprile, il portale dell’Osservatorio sulla Libertà di Stampa, costituito il primo ottobre 2021 (soci fondatori: il Comune di Conselice, la Fnsi, l’Associazione della stampa Emilia-Romagna Aser), presieduto dall’inviato di “Repubblica” Paolo Berizzi che da tre anni vive sottoscorta per le minacce ricevute dopo le sue inchieste sul neofascismo. Purtroppo, quando c’è bisogno di far nascere un Osservatorio e dotarlo di strumenti pratici per difendere il diritto di cronaca e la libertà di espressione, sancito dalla Costituzione nell’articolo 21, le cose vanno male, anzi malissimo.
Chi lavora nell’informazione non deve essere lasciato solo soprattutto non devono essere soli quei giovani cronisti, precari che per due soldi scrivono di cronaca nelle regioni dove imperversano le mafie e non solo, il cui lavoro è soggetto a intimidazioni, querele milionarie allo scopo di imbavagliare, oltre alle minacce fisiche e alla macchina del fango che scatta immediatamente nella Rete. L’Osservatorio, nato a difesa del diritto-dovere di informare e al diritto dei cittadini di essere informati, vuole essere un punto di riferimento per tutti gli operatori dell’informazione in Emilia-Romagna e non solo, contro chiunque tenti di usare il bavaglio. Solo nel 2021 in Italia i giornalisti minacciati sono stati 301, mentre nel mondo quelli uccisi sono stati 47. Quest’anno con la guerra in Ucraina e il pensiero unico di Mosca siamo davanti a numeri impressionanti.
Appuntamento martedì 3 maggio ore 10,30 presso la Sala Consigliare del Comune di Conselice, interverranno: la sindaca Paola Pula, Davide Baruffi sottosegretario alla presidenza regione E-R, Raffaele Lorusso segretario Fnsi, Matteo Naccari presidente Aser, Paolo Berizzi presidente dell’Osservatorio, l’Ordine dei Giornalisti E-R, Articolo21 e numerosi addetti ai lavori.