Poche ore fa il Comitato per la sicurezza ha assegnato la scorta a don Maurizio Patriciello, il parroco di “San Paolo Apostolo” al Parco Verde di Caivano da sempre impegnato contro la camorra e a tutela della salute degli abitanti della terra dei fuochi. La decisione arriva dopo la bomba carta del 12 marzo lasciata sulla porta della sua parrocchia, episodio gravissimo che siunisce alle voci che si susseguono su un possibile “interessamento” di alcuni clan nei suoi confronti. “Ha chiesto fino all’ultimo di poterne fare a meno”, ha commentato don Patriciello. Ma è stato valutato come un intervento di tutela necessario e lui ha affermato di aver “accettato in spirito di obbedienza”. Dal primo momento quella bomba carta non è stata ritenuta una faccenda interna al Parco Verde, che pure è una delle piazze di spaccio più grandi d’Italia. Un gesto che ha acceso i riflettori e l’attenzione di forze dell’ordine su uno dei comprensori più difficili e pericolosi del Paese. Nella zona tra Frattamaggiore, Frattaminore e Arzano, tutti a due passi da Caivano, c’è una guerra tra clan e già il comandante della Polizia locale arzanese, Biagio Chiariello, da una settimana è sotto scorta.
Due giorni fa la Commissione antimafia, presieduta da Nicola Morra, si era riunita in trasferta proprio nella parrocchia di don Patriciello