SANTA SEVERA – Nata per l’esigenza di rilanciare e valorizzare il territorio dell’Etruria meridionale, dopo la battuta d’arresto causata dalla pandemia, è stata presentata l’associazione D.M.O Etruskey in una conferenza stampa al Castello di Santa Severa, i cui relatori sono stati Valentina Corrado, Assessore al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio; Letizia Casuccio, presidente della neonata Associazione DMO ETRUSKEY; Stefano Landi, Destination Manager della DMO ETRUSKEY; Maria Elena Rossi – Direttore Marketing e Promozione ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo.
Ha spiegato Valentina Corrado Assessore al Turismo della Regione Lazio: “Il progetto della DMO ETRUSKEY rientra nella strategia promozionale della destinazione Lazio che, come Regione, abbiamo avviato secondo una linea programmatica capace di far leva sui fattori attrattivi e identificativi del nostro territorio, di avviare un dialogo produttivo tra entità pubbliche e private, di offrire ai turisti esperienze uniche e personalizzate che incidono sulla qualità della nostra offerta turistica”. Stefano Landi, Destination Manager della DMO ETRUSKEY ha detto: <<Le caratteristiche morfologiche, territoriali, e demografiche della D.M.O. rendono evidente la necessità di valorizzare i piccoli e piccolissimi borghi accanto ad altre realtà territoriali di forte valenza turistica, quali il sito U.N.E.S.C.O. delle Necropoli di Cerveteri e Tarquinia (ndr. la Necropoli di Tarquinia è stata, nell’anno 2020, il sito culturale più visitato del territorio), ma anche il sito di Vulci a Montalto di Castro>>.
Particolarmente sentita la partecipazione dei rappresentanti di tutti i soggetti, pubblici e privati, dell’Associazione: alcuni interventi hanno avuto accorati riferimenti alla guerra e, proprio per questo, il progetto della DMO Etruskey si evidenzia come proposta creativa di rinascita economica e di pace. La D.M.O. Etruskey – Destination Management Organization dell’Alto Lazio – si riconosce nell’eredità culturale degli Etruschi. L’iniziativa guarda a necropoli, monumenti e musei, tradizioni millenarie e stili di vita, eventi di forte richiamo internazionale, feste per celebrare storiche tradizioni e prodotti tipici. Civiltà antiche, borghi, castelli, fiumi e boschi incontaminati, ponendosi come catalizzatore turistico di arte e cultura. La proposta arriva da 12 Comuni e 31 soggetti privati, da un territorio di 1.300 Km di estensione e con 191.000 abitanti, con un sito UNESCO e un porto internazionale. Un progetto ambizioso la cui forza sta nella strategia: nell’individuazione di temi, risorse, professionisti e buone pratiche da condividere sin da subito; nell’integrazione di processi per la destagionalizzazione del turismo; nella promozione di occasioni d’incontro con i principali attori e nel fare rete.
Quattro i temi che guidano l’’indirizzo della DMO Etruskey: – Turismo Culturale e Identitario: arte, storia e cultura – Turismo Outdoor: cammini, sport, educazione ambientale, cicloturismo – Salute, Enogastronomia, Turismo Rurale: terme, raccolti e tradizione dei butteri – Eventi Culturali e Artistici: musica, teatro, letteratura, feste e tradizioni. I punti di forza: valorizzazione reciproca tra grandi e piccole realtà, le proposte di turismo esperienziale, la formazione dell’accoglienza, l’attenzione particolare all’accessibilità del pubblico disabile e fragile. Una piattaforma di commercializzazione garantirà la più completa narrazione e la migliore redditività dell’offerta territoriale.
Esempio tangibile della valorizzazione del patrimonio è il Castello di Santa Severa che ha avuto un restauro sapiente, nel rispetto della sua storia, architettura e arte. Situato in un promontorio sul mare, il castello oggi è visibile nella struttura del XII secolo con aggiunte di epoca rinascimentale. Dopo un lungo periodo di decadenza, il Castello fu utilizzato dai tedeschi come base strategica nel corso del secondo conflitto mondiale. La Regione Lazio dal 2014 ne ha voluto la riapertura estiva. Dall’aprile del 2017 il Castello, baciato dal mare, è sempre aperto e ha iniziato un nuovo percorso storico, artistico e culturale, grazie anche alla realizzazione di un ostello per giovani e famiglie.