Sono oltre 5 milioni gli stranieri residenti oggi in Italia. Una larghissima parte di questi sono minori nati o cresciuti in Italia, hanno frequentato le scuole assieme ai nostri figli, con loro praticano sport, sono spesso loro amici. Parlano italiano, spesso si esprimono in dialetto e identificano nel Paese in cui hanno vissuto tutta la loro vita la loro nazione.
Questi ragazzi non potranno richiedere la cittadinanza fino al compimento dei 18 anni, nell’ambito di procedure che non di rado vengono respinte. Oggi presentiamo in Consiglio comunale un ordine del giorno per istituire nel regolamento del Comune di Napoli il riconoscimento della cittadinanza per questi minori che nei fatti sono nostri concittadini, ma che per la legge sono stranieri.
Denunciamo così l’evidente ritardo della politica rispetto all’approvazione dello “Ius Soli” in Parlamento e lo facciamo dalla nostra città che sa quanto l’integrazione sia un fondamento della democrazia e della convivenza civile.
Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale di Napoli che si pone come faro, impulso e punto di riferimento per i diritti.
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