In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa.
“La misura si rende necessaria – si legge nella nota dell’azienda – al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese”.
“L’usigrai – scrive in una nota – ringrazia i colleghi inviati e corrispondenti della Rai che fino ad oggi dalla Federazione Russa hanno garantito con le loro cronache completezza e correttezza dell’informazione di servizio pubblico su quanto sta avvenendo nel paese dopo l’attacco militare all’Ucraina.
La Rai ha deciso di sospendere i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa, dopo che altri network internazionali hanno fatto lo stesso a causa delle leggi introdotte nel Paese e che prevedono forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità.
Da oggi cittadini e cittadine del nostro Paese non avranno una voce importante per capire fino in fondo i risvolti di questa crisi e tenere un faro acceso su quello che sta accadendo al popolo Russo.
L’altra faccia dell’aggressione all’ucraina è la violenza del potere che in Russia sta riducendo al silenzio ogni critica sulle decisioni del Cremlino .
Ci raccorderemo con Fnsi e con la Federazione Europea dei Giornalisti per valutare iniziative per continuare a garantire il diritto dei cittadini a essere informati”.