«Se avessimo accettato veline e depistaggi oggi non si parlerebbe più di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Ma noi non li archivieremo». Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, ribadisce l’impegno a ricercare verità e giustizia aprendo l’incontro organizzato nella sede della Fondazione Murialdi, sabato 19 marzo, alla vigilia del 28° anniversario dell’omicidio dei due colleghi, avvenuto il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia.
All’iniziativa anche rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti, dell’Usigrai, dell’associazione Articolo21, dei comitati Giustizia e Libertà Ilaria Alpi e #NoiNonArchiviamo, giornaliste e giornalisti uniti nel ricordo di Ilaria e Miran. «Senza memoria non si capisce dove siamo arrivati. È importante che dopo tanti anni siano qui insieme tutte le istituzioni dei giornalisti italiani», rileva ancora il presidente Fnsi, che ricorda anche le vicende di Mauro De Mauro, Beppe Alfano, Graziella De Palo e Italo Toni, Andy Rocchelli e Andrej Mironov, dei cronisti uccisi nel conflitto in Ucraina. «Per tutti loro continueremo a chiedere verità e giustizia», assicura.
Lunedì 21 marzo, a Napoli, «la Fnsi, insieme con Usigrai, sindacato regionale e presidio locale di Articolo21, croniste e cronisti campani minacciati dalla criminalità – l’annuncio di Giulietti – saremo al corteo promosso da Libera in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” e ricorderemo i giornalisti italiani uccisi per via del loro lavoro e i nomi dei cronisti ammazzati in Ucraina».
A fare gli onori di casa Giancarlo Tartaglia. Il segretario generale della Fondazione Murialdi presenta, con Francesco Cavalli, segretario dell’associazione Amici di Roberto Morrione e per anni anima del premio Ilaria Alpi, e Margherita Martelli, responsabile dell’Archivio della Fondazione, la mostra “Mi richiama talvolta la tua voce”, allestita nella sede di via Valenziani 10/12, e racconta come nasce il “Fondo Ilaria Alpi”, ospitato dalla Murialdi, la cui consultazione al pubblico sarà disponibile a giorni.
Simona Sala, direttrice del Tg3, ricorda la «coraggiosissima» Ilaria, giornalista «che andava dritta al punto, che cercava la verità anche a costo della vita». Ricordarla oggi, «con una guerra in atto, con tanti giornalisti e tante giornaliste sul campo che rischiano in ogni momento significa anche ricordare il coraggio delle donne», osserva.
A portare il saluto del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti è la segretaria Paola Spadari, che ribadisce l’impegno del Cnog per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin ed esprime «vicinanza e solidarietà alle colleghe e ai colleghi che in questi giorni stanno rischiano la vita in Ucraina».
Daniele Macheda, segretario Usigrai, annuncia l’iniziativa di domenica 20 marzo a Saxa Rubra, dove, alle 11, verrà inaugurata una panchina dedicata a Ilaria e Miran, presenti studentesse e studenti delle scuole di Ladispoli e Latina e il musicista Nicola Alesini. «Non solo un simbolo di ricordo, ma uno stimolo per l’impegno», evidenzia il presidente Giulietti.
L’avvocato Giulio Vasaturo fa notare quanto «trovare la verità giudiziaria su giornalisti uccisi all’estero sia difficilissimo, ma questo – ammonisce – non ci fermerà. Vogliamo la verità sui depistaggi, sulle menzogne, sulle omissioni e non molleremo».
A chiudere l’incontro la presentazione di una cartolina dedicata a Ilaria e Miran, un videomessaggio di Giovanna Botteri, le riflessioni di Mariangela Gritta Grainer, portavoce di #NoiNonArchiviamo, che ricorda la giornalista e la donna Ilaria Alpi, «precisa, preparata, coraggiosa», e ribadisce: «Sento il dovere di arrivare fino in fondo a questa vicenda, anche per i suoi genitori, mamma Luciana e papà Giorgio. Ho giurato loro che non avrei mollato e intendo mantenere la parola data».
(Nella foto @Fnsisocial un momento dell’iniziativa di questa mattina alla Fondazione Murialdi)