“I cittadini bielorussi hanno votato per il possibile ritorno delle armi nucleari”, ha detto Mario Draghi stamani al Parlamento.
Caro Mario Draghi! I cittadini bielorussi non hanno votato, lo vuole capire che i cittadini bielorussi hanno il diritto di voto solo sulla carta? I risultati di questo referendum hanno la stessa validità che i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 2020. Il popolo bielorusso non ha eletto Lukashenko allora e non ha votato per il possibile ritorno delle armi nucleari domenica scorsa.
Il nostro popolo da due anni sta combattendo con la dittatura completamente solo, con la comunità e le istituzioni internazionali che si limitano ad “esprimere la preoccupazione” o “estrema preoccupazione”.
Cara comunità internazionale! Lo sapete che cosa se ne fa Lukashenko della vostra preoccupazione?
Domanda retorica.
Ora il nostro Paese è occupato dall’esercito di Putin che lo usa per far partire i missili verso l’Ucraina e per far entrare il proprio esercito sul territorio che non gli appartiene. I bielorussi sono sotto occupazione, il paese è dissanguato da quasi due anni di repressioni continue, la gente vive nell’attesa di essere arrestata. Abbiamo oltre a 1000 prigionieri politici, da agosto 2020 le autorità bielorusse hanno condannato minimo 40mila cittadini bielorussi per i motivi politici. È come se in Italia fossero 250mila.
Vi potete immaginare 250mila italiani condannati solo perché volevano esercitare il loro diritto di voto?
Assurdo, direte voi.
È altrettanto assurdo dire che i cittadini bielorussi hanno votato per il possibile ritorno alle armi nucleari. Lukashenko non è la Bielorussia, i bielorussi non l’hanno eletto, non rappresenta il nostro popolo.
Il popolo bielorusso non vuole questa guerra. Tra domenica e ieri le autorità hanno arrestato 860 persone che manifestavano in Bielorussia contro la guerra. Ma questo forse non lo sapete, perché gli unici a dirlo sono i media indipendenti bielorussi e il nostro piccolo blog.
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