La minaccia nucleare è un segno di debolezza di Putin. Le cose non vanno bene in Ucraina. Zelensky non scappa (mai sottovalutare un comico). La resistenza ha ingaggiato una guerriglia urbana. Fuori, il mondo non solidarizza, ma isola la Russia. Dentro, le file ai bancomat di Mosca sono una protesta contro la guerra, più esplicita di quella dei coraggiosi pacifisti in piazza. Ora i primi oligarchi si dissociano, insieme ad attori e uomini della cultura. Intanto i palazzi sventrati di Kiev, la morte di civili inermi, la fuga di madri e bambini sono immagini disonorevoli, che arrivano sui social anche se Putin ne vieta la diffusione. Presto prenderà forma anche il dolore delle donne russe che hanno perso i loro mariti o i figli ventenni in una guerra insensata.