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Madre Terra, il tono ambientalista di Papa Francesco

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Un grande Papa Francesco ieri sera da Fazio; ha parlato della “Madre Terra”, dell’inquinamento dei fiumi che non “cantano più”. Di solitudine. Mi sento molto in sintonia con questo Papa. Da giovane pittore operaio che voleva cambiare con l’arte il mondo realizzavo opere sull’ambiente già 40 anni fa: anche sulla solitudine che è un male del nostro tempo e che ora colpisce anche le giovani generazioni. Quando ho esposto “Unicum” per la prima volta a fine anni ottanta mi sono preso anche del blasfemo per aver messo in croce anche un cane, come rappresentante del mondo animale; ma allora la Chiesa era chiusa in se stessa; sembravi un marziano quando parlavi di queste cose con gli altri; sembravi un marziano quando denunciavi con le opere la solitudine degli anziani. In Unicum oltre all’inquinamento raccontavo l’ossessione del consumismo che stava permeando tutto, che diventava sempre di più una nuova forma di dittatura. Si sono orgoglioso che da giovane pittore (artista è una parola grossa e anche senza senso) vedevo così avanti, che mi accorgevo di cose che in tanti non vedevano. In onore a Papa Francesco chiamerò d’ora in poi quest’opera del 1984 “madre Terra” questo nostro pianeta pieno di rifiuti, che stava soffocando allora, figuriamoci adesso. E “il fiume non canta più” questo corso d’acqua pieno di rifiuti, sempre di quel periodo. Con Unicum del 1986 volevo dire che l’umano doveva mettersi al servizio della natura per proteggerla e non provocarne la distruzione: che siamo parte di essa, e questo grande e umano Papa lo racconta per tutti noi. Allora volavo alto, senza raggiungere nessun risultato sulla comprensione dei fenomeni descritti, adesso. Da 15 anni denuncio con l’Osservatorio cose altrettanto drammatiche: la morte e la solitudine dei lavoratori. Intanto i lavoratori continuano a morire: altri due negli ultimi giorni, arriviamo a superare già  i 115 morti complessivi sul lavoro dall’inizio dell’anno; 56 di questi sui luoghi di lavoro.
Carlo Soricelli è curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
Nella foto l’opera “Madre Terra”


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