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Crisi Russia-Ucraina: dare voce ai protagonisti. Intervista a Margarita Tarasova

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Le immagini provenienti dall’Ucraina stanno scrivendo una pagina buia della storia mondiale, e il susseguirsi di eventi confusionari e inspiegabili all’animo umano non ci lasciano più comprendere cosa sia davvero la civiltà.

L’unica certezza che rimane è quella di battersi e stare al fianco del lato giusto della storia, che al momento è rappresentato dalle vittime di un destino incontrollabile.

Occorre dar voce e risalto mediatico a chi vive, tra allarmi ed esplosioni, in un sentimento di angoscia e incertezza.

Abbiamo raggiunto Margarita Tarasova, giovane cooperante dell’ONG Ukrainian Helsinki Human Rights Union, con sede a Kiev che si occupa di tutela dei diritti umani e della sfera delle libertà.

Nel corso della nostra intervista, interrotta più volte a causa della precarietà delle comunicazioni telefoniche, Margarita ci ha illustrato le direttive provenienti dal governo ucraino su cosa fare in caso di emergenza, compresa la gestione delle provviste e l’identificazione di rifugi a cui recarsi al suono delle sirene.

La città è blindata ed è la stessa cooperante a metterci in guardia su come approcciarci alle informazioni che vengono fornite. Il rischio della diffusione di fake news è altissimo, specialmente rispetto alle notizie trasmesse verso l’estero.

È infatti anche sulla reputazione che si gioca l’egemonia di questa guerra crudele. Inoltre, ciò che lascia attoniti quanti dall’esterno guardano alla vicenda in atto è la stoica consapevolezza del popolo ucraino sull’inevitabilità di ciò che si sta consumando.

Il Paese è infatti in stato di guerra da circa otto anni, già dal momento dell’annessione della Crimea. I cittadini ucraini hanno trascorso le prime ore dell’alba di questa mattina nei rifugi e l’allerta sociale è massima, così come massimo è il livello di tensione dei rapporti diplomatici che sembrano al momento collassati.

Occorre mantenere alta l’attenzione su due popoli piegati da una guerra fratricida e solidarizzare con il coraggio di cittadini, giornalisti e artisti russi che quotidianamente sfidano i bavagli mediatici e governativi rischiando la propria vita per opporsi a questa brutalità.


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