Esprimiamo solidarietà al collega Lorenzo Galeazzi, oggetto di un attacco sguaiato e senza precedenti da parte di Federcaccia Lombardia.
Riteniamo che la richiesta di rettifica da parte dell’associazione dei cacciatori sia totalmente fuori luogo.
Il servizio – che tratta dei rischi dovuti all’influenza aviaria nel territorio lombardo, anche in collegamento con i movimenti degli uccelli migratori, e del loro richiamo attraverso “richiami vivi”, pratica espressamente vietata dal ministero della Salute nelle zone a maggiore rischio – è realizzato secondo tutti i criteri della completezza, della correttezza dell’informazione e del rispetto “della verità sostanziale dei fatti” come stabilito da articolo 2 della legge 69/1963.
Il collega viene addirittura accusato di “incolpare i cacciatori per i focolai di influenza aviaria”. Ci chiediamo dove sarebbe presente questa attribuzione di colpa, dal momento che nel servizio non ve n’è traccia.
Come Cdr e sindacato riteniamo altresì inaccettabili i toni utilizzati sia nella lettera inviata dal legale di Federcaccia, sia le espressioni e le immagini utilizzate nel comunicato dell’associazione, che riteniamo lesivo e diffamatorio.
Precisiamo infine di non avere alcun pregiudizio nei confronti dei cacciatori e delle loro associazioni, come dimostra, ed è solo un esempio, il servizio sulla peste suina, andato in onda il 24 gennaio nel TG della sera e il 25 gennaio in Buongiorno Regione, in cui si mostra come i cacciatori collaborino alla ricerca delle carcasse di cinghiali potenzialmente infetti.
Il Cdr Rai della Tgr Lombardia
Coordinamento Usigrai dei Cdr Tgr Rai