Firmato un protocollo d’intesa tra il Centro studi Pio La Torre e l’Università di Palermo nell’anno del 40°anniversario dell’assassinio politico mafioso di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, della prima legge antimafia Rognoni-La Torre e nel trentesimo delle stragi mafiose del 1992.
Gli anniversari citati saranno un’occasione per valutare anche la ricaduta dei mutamenti sociali, culturali, economici provocati dalla pandemia da Covid19 nella società, in particolare in quella meridionale, in un quadro internazionale turbato da nuove minacce di guerra.
I due firmatari hanno concordato di collaborare in sinergia “per attivare importanti occasioni di confronto, promozione, ricerca e sviluppo nell’ambito del Meridione sulle tematiche della criminalità organizzata, della marginalità sociale, delle violenze di genere, del contrasto della corruzione.”
Saranno promosse in collaborazione attività di ricerca, documentazione, diffusione e produzione scientifica sul fenomeno mafioso, sui percorsi di educazione alla legalità e alla cultura della legittimità. Saranno attivati stage e tirocini, borse di dottorato sui temi del contrasto delle nuove mafie. I docenti dell’Unipa, come avviene da oltre quindici anni, continueranno a partecipare alle videoconferenze del progetto educativo antimafia del Centro rivolte agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, comprese quelle delle Case circondariali. Agli studenti universitari che parteciperanno al progetto educativo, saranno riconosciuti CFU. Saranno organizzati seminari, conferenze, moduli didattici per docenti delle scuole secondarie di secondo grado su cittadinanza attiva e educazione civica, laboratori di scrittura, pubblicazione di articoli sulla rivista A Sud’Europa, tirocini curriculari per gli studenti di Unipa. La biblioteca del Centro potrà essere utilizzati da quanti saranno interessati.
Il Centro utilizzerà tutta la sua esperienza politico-culturale accumulata sin dal 1986, data della sua fondazione, in ambito nazionale e internazionale. Attività apprezzate anche dall’ONU che recentemente ha riconosciuto al Centro lo “status consultivo”presso l’ECOSOC e l’UNODC (Consiglio economico e sociale e ufficio per il controllo della droga e la prevenzione del crimine).
Col Protocollo d’intesa i due firmatari condivideranno, nel rispetto della reciproca autonomia e della legislazione nazionale e comunitaria, l’obiettivo di favorire la crescita e la diffusione di una coscienza antimafiosa a livello nazionale e internazionale. Una prima iniziativa è concordata per martedì 12 aprile, alla vigilia del 40°anniversario del 30 aprile 1982, una conferenza sul seguente tema: La legge Rognoni-La Torre a 40 anni dalla sua approvazione, bilancio della madre di tutta la legislazione antimafia nazionale e internazionale, proposte di miglioramento per contrastare le nuove mafie del XXI secolo. Questa iniziativa sarà preceduta da altre tra le quali quelle già previste dal progetto educativo antimafia del Centro – venerdì 18 febbraio su – L’evoluzione delle mafie del XXI secolo dopo la fase stragista, relatori i Prof Salvatore Lupo-Unipa, Isaia Sales- S.Orsola Napoli, Alberto Vannucci-Unipi, moderati da dssa Rita Barbera, vicepresidente del Centro; lunedì 14 marzo su – I linguaggi di mafia e antimafia e i media, relatori i prof Salvatore Di Piazza-Unipa, Giuseppe Giulietti-presidente FNSI, Antonio La Spina-Luiss Roma, moderati da Lidia Tilotta, giornalista Rai.
Il Protocollo riconferma l’impegno di valorizzare il ruolo fondamentale della scuola, dell’università, dei centri di ricerca, delle organizzazioni sociali intermedie per il radicamento culturale nella società, nell’economia, nelle istituzioni, nella politica della coscienza antimafiosa per una crescita democratica e armoniosa del Paese e del Pianeta.