Odio razziale contro i rom di Castel Romano, cinque indagati a Latina

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“Hanno pubblicato dei commenti sulla popolazione rom che vive nel Campo di Castel Romano e hanno istigato a commettere violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali”, con questo capo di imputazione la Procura di Latina contesta l’istigazione a delinquere per motivi razziali a cinque persone residenti a Latina e Sermoneta. Avevano scritto frasi orribili contro le famiglie rom che vivono nel campo di Castel Romano in coda ad un articolo pubblicato dal sito “Latina Quotidiano”, nel quale si raccontava del mancato sgombero previsto a luglio del 2020 in quello che è uno dei campi di accoglienza per famiglie rom più grandi del Lazio e che già altre volte è stato preso di mira con sassaiole. I commenti dei cinque indagati sono comparsi sul gruppo Facebook “Latina degrado urbano” dove, appunto, era stato postato l’articolo del sito di cronaca. Quello stesso gruppo ospita molto spesso foto di immigrati che chiedono l’elemosina o che dormono sulle panchine, talvolta con immagini che non si riferiscono nemmeno alla città di Latina ma sono prese a caso dalla rete, foto che però scatenano odio etnico e incitamento alla violenza. Questa volta si è superato il segno e il sostituto procuratore Claudio De Lazzaro ha aperto un fascicolo per odio razziale. Uno degli indagati ha scritto una frase riportata negli atti e che riassume lo spirito dell’attacco in rete agli abitanti del campo. Questa: “Ma che aspettano a sgomberare tutto e a bonificare. Sono tutti ladri!”. Secondo la Procura di Latina in questo caso c’è stata “propaganda di idee fondate sulla superiorità e l’odio razziale ed etnico”. Tra gli indagati, cui la polizia è risalita dopo una serie di verifiche, ci sono anche due donne. Dopo l’udienza davanti al gup, il processo dovrebbe iniziare nei prossimi mesi davanti al Tribunale di Latina, il primo con questo gravissimo capo di imputazione.


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