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La “lezione” di Roberta Metsola sul caso di Daphne Caruana Galizia

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Roberta Metsola è succeduta a David Sassoli come Presidente del Parlamento Europeo. Per una donna sulla quarantina, madre di quattro figli, e proveniente dal paese più piccolo dell’Unione, è un risultato straordinario. Malta ha solo 6 eurodeputati al parlamento europeo e, dall’assassinio di Daphne Caruana Galizia nel 2017, sono sorti nei confronti di Malta sospetti e critiche da parte del parlamento europeo e della comunità internazionale.
Le autorità di Malta hanno creato il clima politico che ha portato all’assassinio di Daphne e la sua classe politica sembra incapace o riluttante di apportare i cambiamenti necessari per ridemocratizzare il Paese.
Roberta Metsola è stata una delle pochissime fulgide eccezioni. Era fra gli attivisti più presenti  al parlamento che volevano assicurarsi che Malta e l’Europa imparassero le lezioni dall’assassinio di Daphne. Metsola è stata al fianco della famiglia Caruana Galizia mentre il governo del suo paese ha cercato di presentarli come nemici. Si è impegnata con vigore a favore di una legge europea per proteggere i giornalisti dalle SLAPP, incontrando la Federazione Nazionale Stampa Italiana e il presidente Beppe Giulietti per comprendere le problematiche affrontate dai giornalisti italiani nell’esercizio del loro dovere.
Dal punto di vista di Malta, ha mostrato che i politici che combattono per la verità e la giustizia non sono sempre destinati a perdere contro i populisti che si allenano con la mafia. Roberta Metsola è andata contro il proprio partito quando le è stato suggerito di abbandonare la sua battaglia, chiedendo giustizia per Daphne. E i suoi colleghi in Parlamento hanno giustamente premiato il suo lodevole esempio.
Ora Roberta Metsola è il personaggio politico che ha raggiunto il ruolo internazionale più prestigioso nella storia maltese. I suoi sostenitori affermano che lei ha la responsabilità molto importante di dire al mondo che non tutti i maltesi simpatizzano con la mafia o sostengono i politici corrotti.
Nel sistema dei partiti maltesi, Metsola viene dalla parte “nazionalista” e lei si definisce democristiana. La politica maltese ha nomenclature strane e ridondanti. Le opinioni di Metsola sono saldamente idee di una persona di sinistra. Ha fatto una campagna per l’adesione all’UE in gioventù e la sua politica mostra un forte impegno per i diritti umani, la solidarietà con i migranti e le minoranze e la protezione della democrazia. Le sue opinioni personali contro l’aborto rispecchiano una mentalità ancora molto diffusa a Malta, ma il suo impegno a rispettare la posizione del Parlamento europeo su questo argomento, come anche su altri sono molto concreti.
Dal punto di vista europeo, è incoraggiante che Metsola segua nel suo incarico Antonio Tajani e David Sassoli, due Presidenti che ad un certo punto della loro vita hanno lavorato come giornalisti. Lo sforzo per mantenere la libertà di parola, la protezione dei giornalisti e il diritto dei cittadini all’informazione al centro dell’agenda europea deve continuare. Roberta Metsola ci promette che questa continuerà ad essere la sua missione.
(Foto La Stampa)

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