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David Sassoli, convinto antifascista. Uomo buono e di parola

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Mi porterò dietro tanti ricordi di David Sassoli, giornalista che ha saputo rappresentare con dignità e professionalità la tv del servizio pubblico; diventato poi uno dei pochi, pochissimi politici da esportazione; uomo buono e di parola.
Oggi, nel giorno del suo addio, vorrei ricordare il nostro ultimo incontro avvenuto a Marzabotto in occasione della cerimonia del 75esimo anniversario dell’eccidio nazifascista: era il 6 ottobre 2019, pochi mesi dopo la sua nomina a Presidente dell’Unione Europea. In quell’occasione ribadì la propria posizione contro la risoluzione sulla memoria europea, approvata pochi giorni prima a Strasburgo, dove in un passaggio comunismo e nazismo venivano omologati, disse: “Equiparazioni improprie minano la nostra identità, revisionismi superficiali o interessati a giustificare quello che non può essere giustificato, non rendono giustizia a quanti, nelle formazioni partigiane comuniste e nel Pci, hanno lottato insieme ad altri democratici per la nostra libertà”. Invitando i colleghi europarlamentari venire nei luoghi dell’eccidio: “Qui, dov’è nata l’Europa. Nessun revisionismo!”.
David Maria (nome voluto dal padre in ricordo di David Maria Turoldo prete e partigiano) era un convinto antifascista, ricordo in occasione dei nostri incontri dopo la sua elezione al Parlamento europeo quando fosse rimasto colpito e allarmato viaggiando per l’Europa dalla presenza sempre più crescente di nazifascisti e del ritorno dell’antisemitismo.
Qui sul sito di Articolo 21 voglio ricordare cosa accadde all’inizio di dicembre 2007, ad un mese di distanza dalla scomparsa di Enzo Biagi. Realizzammo una serata, organizzata  da Articolo 21 (rappresentato da Federico Orlando, Beppe Giulietti e Tommaso Fulfaro) con la collaborazione della Regione Lazio, Comune e Provincia di Roma, al Teatro Quirino e trasmessa in diretta da RaiNews24, allora diretta da Antonio Di Bella.
Alla conduzione David Sassoli e il sottoscritto, lui sul palco con gli amici io in platea con i politici a commentare i video messi a disposizione di Barbara Scaramucci, allora capo di Rai Teche, con la lettura di Monica Guerritore di brani tratti dagli scritti del grande giornalista. Intervennero in tanti: Sergio Zavoli, Renzo Arbore Roberto Zaccaria Walter Veltroni, Lamberto Sposini, Romano Prodi, Paolo Gentiloni, Vincenzo Vita, Michele Santoro, Franco Iseppi, Stefano Corradino, Piero Marrazzo, Bice e Carla Biagi, la redazione di RT Rotocalco Televisivo e tanti altri amici, ma soprattutto cittadini che avevano seguito Biagi in tv e sui giornali per dare la loro testimonianza. Durante la serata colpo di scena: all’insaputa di tutti Intervenne il presidente della SIAE Assumma per consegnare alle figlie Carla e Bice il “Premio alla Creatività” che la Società Italiana Autori Editori aveva deciso di dare al grande cronista per la sua attività di commediografo. Biagi fu il primo giornalista a iscriversi alla SIAE: era il 1949. Fu una serata indimenticabile e questo lo si deve anche alla professionalità di David Sassoli, amico di Enzo e come Biagi tra i fondatori di Articolo 21,                                                      Grazie David!


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