Peppino Impastato oggi avrebbe compiuto 73 anni se la sua vita e la sua attività di lotta alla mafia, impegno culturale, sociale e politico non fossero state interrotte per volere della mafia. Però il suo messaggio continua a vivere grazie a chi ne ha raccolto il testimone: il fratello Giovanni, i compagni, il Centro Impastato, gli attivisti e attiviste.
“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà” queste le parole più famose Peppino, ucciso la notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978. Il suo omicidio rimase a lungo oscurato da uno scherzo del destino: lo stesso giorno, a Roma, fu ritrovato il corpo di Aldo Moro, ucciso dalla Brigate Rosse. Dopo un lungo percorso giudiziario durato oltre due decenni, è arrivata la definitiva condanna per i responsabili dell’omicidio Impastato. il ricordo della sua lotta contro la criminalità organizzata è ancora vivo. E lui il coraggioso giornalista radiofonico nato il 5 gennaio è rimasto qui, tra noi.