Per tirare le somme dell’anno in Bielorussia è sufficiente dare un’occhiata questa breve rassegna delle notizie degli ultimi giorni.
Il prigioniero politico giornalista Dzianis Ivanshyn è stato forzatamente rasato in carcere dove si trova da 294 giorni, di cui gli ultimi 107 non riceve la corrispondenza. Da 9 giorni si trova nella cella di punizione. Lo riporta sua moglie Volha Ivanshyna attraverso la propria pagina Facebook è la testata indipendente Novy Čas per la quale Ivanshyn lavorava.
Dzianis Ivanshyn è stato arrestato in seguito alla pubblicazione della sua inchiesta sui militari ucraini del corpo speciale Berkut impiegati nella soppressione violenta delle proteste di Euromaidan nel 2013-2014. Approdati in Bielorussia dopo lo scioglimento del reggimento, hanno partecipato alla brutale soppressione delle proteste pacifiche bielorusse.
Ivanshyn ha dimostrato che gli ex-ufficiali ucraini lavorano regolarmente nelle forze dell’ordine bielorusse. Ora è accusato di alto tradimento e rischia fino a 15 anni di reclusione. Tutto ciò dimostra quanto la sua inchiesta sia stata scottante per le autorità del regime dittatoriale bielorusso.
La direttrice e caporedattrice dell’agenzia dì stampa indipendente BelaPAN Iryna Leushyna rimane in carcere altri due mesi.
Il prigioniero politico Dzmitry Dubouski condannato a 18 anni di reclusione ha raccontato alla sorella le torture subite dopo l’arresto avvenuto 29 ottobre 2020: “mi soffocavano con un sacchetto di plastica, a Ihar Alinevich (prigionero politico arrestato insieme a Dubouski e condannato a 20 anni di reclusione, ndr) hanno tagliato via la pelle dei talloni”.
È stata arrestata Volha Anishchuk, moglie del prigioniero politico Artsiom Anishchuk.
Il canale telegram dell’ong per i diritti umani Viasna è stato messo sul registro dei media estremisti. Ora la condivisione dei post pubblicati sul canale telegram di Viasna costituisce ufficialmente un reato.
Gli inquilini della residenza Kaskad (Minsk) iscritti alla chat che ne unisce i residenti hanno ricevuto lo status di organizzazione estremista. Gli abitanti di Kaskad erano attivi nelle proteste pacifiche creando un nucleo di Resistenza al regime dittatoriale.
Il 21enne prigioniero politico Yahor Dudnikau è stato condannato ieri a 11 anni di reclusione.
Viktar Babaryka, l’ex favorito alle elezioni presidenziali del 2020 condannato a 14 anni di carcere duro, si trova in isolamento: le autorità proibiscono agli altri detenuti dì comunicare con lui.
Al blogger Aliaksandr Kabanau hanno sostituito il regime di detenzione a quello più duro. Si trova in carcere da un anno e mezzo.
I musicisti del gruppo Idorarth sono stati condannati a 1,5 anni di reclusione. Piotr Marchanka, Yuliya Marchanka e Anton Shnip sono colpevoli di aver sfilato suonando i cornamusa durante le manifestazioni pacifiche dell’anno scorso.
La Bielorussia è il centro geografico dell’Europa, le notizie di cui sopra risalgono agli ultimi giorni di dicembre dell’anno che sta per concludersi. Per l’ultimo dell’anno il designer bielorusso Vladimir Tsesler fatto un collage con le foto dei prigionieri politici bielorussi (nella foto). Il titolo dell’opera è “Happy New Year, Belarus! A fragment of a big congratulation” (Felice Anno nuovo, Bielorussia! Un frammento di tanti auguri).
I prigionieri politici in Bielorussia al 31.12.2021 sono 970, di cui 32 operatori dei media.
Foto: Vladimir Tsesler