Cerimonia a Palermo nel giorno del 43° anniversario dell’assassinio del cronista del Giornale di Sicilia. «Il suo esempio rimane vivo», evidenzia il sindacato regionale, che esorta i colleghi a «denunciare tutti i tentativi di rendere sempre più difficile il racconto della realtà».
Assostampa Sicilia ha ricordato questa mattina, 26 gennaio 2022, in viale Campania, a Palermo, il cronista del Giornale di Sicilia Mario Francese ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979. Presenti, fra gli altri, alla commemorazione il figlio, Giulio Francese, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il prefetto Giuseppe Forlani, i vertici delle forze dell’ordine, il segretario regionale di Assostampa Roberto Ginex, la presidente del Consiglio regionale Tiziana Tavella, il segretario della sezione di Palermo Giuseppe Rizzuto, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Sicilia Roberto Gueli, il vice presidente Salvo Li Castri e il consigliere Filippo Mulè.
«Oggi, 43 anni dopo, il suo ricordo – scrive in una nota Assostampa Sicilia – rimane vivo e rappresenta ancora un modello per tutti i giornalisti che continuano a credere che il proprio mestiere sia quello di raccontare e capire la realtà in cui vivono. La morte di Mario Francese ha segnato in maniera decisiva la storia di Palermo negli anni in cui la strategia del terrore mafioso non solo ha insanguinato le strade della città, ma ha indirizzato pesantemente il destino politico e sociale di tutta la Sicilia».
Il sindacato, nel ricordare Mario Francese, invita tutti «a segnalare non solo le difficoltà in cui vive oggi la professione, certamente molto diverse da quelle degli anni ’70, ma a denunciare anche tutti i tentativi di rendere sempre più difficile il racconto della realtà sia attraverso gli ostacoli che si frappongono tra i cronisti e le fonti, ma anche con i tentativi sempre più forti di rendere precario il rapporto di lavoro e di mettere così in discussione l’indipendenza di ciascun giornalista». (Adnkronos)