Tanti maxi post it sulle colonne di piazza del Popolo a Latina per ricordare Giulio Regeni a sei anni dalla sua scomparsa. Contengono frasi pronunciate da chi cerca verità e giustizia, come quella del Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, messaggi del gruppo pontino che da sempre segue la vicenda ma anche di semplici cittadini, passanti in un flash mob organizzato in poche ore e al quale ha partecipato, tra gli altri, il sindaco Damiano Coletta. In uno dei post it sono riportati i nomi dei quattro ufficiali egiziani cui la Procura di Roma contesta di aver rapito, torturato e ucciso il giovane ricercatore italiano. Un contributo alla loro ricerca, perché si possa finalmente notificare l’avviso del loro coinvolgimento nel processo e l’iter giudiziario possa partire. Il colpo d’occhio lungo i portici è suggestivo ed è già parte del percorso che la città di Latina ha avviato da tempo in difesa dei diritti e della legalità, nel solco della libertà di informazione. La città ha dedicato una piazza a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e un parcheggio a Peppino Impastato, scelte che hanno accolto istanze dal basso, da comitati civici e gruppi di giovani.