Per la prima volta la carica di segretario del Consiglio nazionale dei Giornalisti italiani è andata ad una donna, Paola Spadari, eletta con 32 voti su 57, già Presidente per due mandati dell’Ordine del Lazio. L’Associazione Giulia giornaliste, di cui fa parte, è stata la prima a farle i complimenti e ne sono seguiti molti altri da parte di colleghe soprattutto perché la Spadari è una di quelle giornaliste rompiscatole e combattive che non lascia passare sgambetti sessisti e la sua elezione il giorno in cui mezzo Paese era indignato per la telecronista sportiva palpeggiata da un tifoso è un segno. La nuova segretaria del Cnog ha condotto una campagna elettorale complicata nel Lazio, dove comunque ha raccolto il maggior numero di preferenze, e ha annunciato una riforma attesa da anni dell’Ordine, ora parte integrante del programma del gruppo che ha la maggioranza. A poche settimane dalle elezioni è stata in piazza a manifestare contro le aggressioni dei no vax e l’assalto alla sede della Cgil di Roma, ha fatto volantinaggio contro le querele bavaglio e contro il commissariamento dell’Inpgi. “Non lascio la piazza, non smetto di combattere per i diritti delle colleghe e dei colleghi e mi rendo conto che il nostro percorso adesso è in salita più di prima. Alle colleghe dico: non consideriamo alcun obiettivo davvero irraggiungibile”.