Dopo la recente chiusura indagini, il 10 novembre scorso, su 13 persone per minacce seriali e continuate durante il 2019, la procura di Bergamo ha aperto un nuovo procedimento sulla base di altri recenti insulti e minacce gravi ricevute negli ultimi mesi dall’inviato di Repubblica Paolo Berizzi.
Da anni Berizzi è costretto a vivere sotto scorta per via delle minacce e degli atti intimidatori ricevuti per il suo lavoro d’inchiesta sul mondo delle organizzazioni neofasciste e neonaziste.
La Federazione nazionale della Stampa italiana, anche in questo caso, si schiera al fianco del collega. «L’auspicio è che si giunga al più presto a far luce su queste nuove minacce e che gli autori vengano individuati e sanzionati. Il sindacato – rileva la Fnsi – è e sarà dalla “parte civile” di Paolo Berizzi».