Da più parti è stata avanzata l’idea che il prossimo inquilino del Quirinale possa essere una donna, una inquilina.
Magari fosse,ma la proposta deve essere completata, altrimenti rischia di essere offensiva e persino pericolosa.
Bisogna anche specificare, questo vale per le donne e gli uomini, che la sua biografia deve essere degna di quella carica.
Il garante della Costituzione non può essere un pregiudicato,non può avere usufruito della prescrizione per sfuggire alla condanna, non può avere ospitato mafiosi nelle sue ville, non può essere titolare di uno spaventoso, conflitto di interessi, non può aver contribuito a sdoganare fascisti e affini, non può avere scatenato bestie e bestioline contro gli oppositori,non può essere neppure una donna o un uomo che ha tenuto il sacco ai compari o ha finto di non sentire o di non vedere.
In questa tipologia non rientra solo il cavalier B che, da più parti, si vorrebbe rivalutare e proporre come “padre della patria”
Il prossimo,presidente, uomo o donna che sarà, dovrà ripercorrere i passi del presidente Mattarella che ha sempre avuto nel cuore la Costituzione, che ha garantito il rispetto dei valori voluti da chi aveva liberato l’Italia dai nazifasciti e dai loro complici, che ha più volte richiamato l’attenzione sulla libertà di informazione come cardine dell’ordinamento democratico.
Questo, come ci ha ricordato su articolo 21, maria Angela Gritta Grainer, dovrebbe essere il centro del dibattito.
Donna o uomo che sarà, la candidata o il candidato dovrà,infatti, giurare sulla Costituzione in vigore e non su quella che alcuni vorrebbero cambiare, magari nella direzione di un presidenzialismo senza contrappesi.
Certo la nomina di una donna sarebbe una rottura straordinaria, una innovazione di merito, di merito, di linguaggi, purché la candidata abbia nel cuore più Nilde Iotti e Tina Anselmi che altri modelli.
Quelle donne, e non solo loro, hanno rappresentato la repubblica e la Costituzione con onore e senso dello Stato repubblicano, senza mai arretrare di fronte al pregiudizio, alle minacce di chi voleva calpestare dignità e legalitá.
Questa è la traccia da seguire, ancora meglio se a percorrerla sarà una donna.
Buon 2022.