Spesso la saggistica letteraria viene considerata un genere legato solamente all’ambiente accademico come strumento di presentazione di lavori per pochi specialisti. Con questi suggerimenti natalizi proviamo in qualche modo a smontare questo cliché, perché in questo genere letterario rientrano anche una serie di prodotti editoriali ideati per un pubblico generalista che vuole approfondire una determinata tematica. Sono testi che ci permettono di osservare un autore/autrice sotto una luce diversa per mezzo di uno studio che analizza peculiarità dimenticate.
In Borges. Il linguaggio dell’intimità (a cura di Tommaso Menegazzi) vi è la possibilità di leggere le parole dell’autore intervistato nel 1976 da Joaquín Soler Serrano. Questa trascrizione offre al lettore spunti singolari, permette di vedere lo scrittore argentino che si racconta e ne spiega l’evoluzione letteraria caratterizzata da un viaggio verso l’essenza. Il celeberrimo autore contemporaneo ripercorre le sue principali opere mettendo in luce come il processo creativo fosse disinteressato e slegato dalle logiche del mercato editoriale, è un fenomeno che svolgeva per una «necessità intima» perciò il linguaggio dei suoi testi è caratterizzato dalla semplicità e dall’immediatezza come l’interiorità umana.
In Leopardi. Questa città che non finisce mai. Lettere da Roma, 1822-32 (a cura di Emanuele Trevi) ci viene illustrato il periodo in cui Leopardi ha vissuto a Roma, ospitato dai suoi parenti e in cerca di un impiego. Attraverso le lettere che invia ai suoi cari manifesta un certo disagio e sgomento verso la città. La capitale italiana non è vista come il luogo delle ceneri della romanitas tanto osannato dal Grand Tour tipico dell’aristocrazia europea del XVIII secolo.
Il poeta di Recanati avverte la città come un luogo alienante che impedisce all’uomo un autentico e ancestrale contatto con la natura. Ma il problema relazionale si riversa anche sugli individui troppo intenti a vantarsi delle proprie abilità anziché osservare l’altro. L’unico momento di gioia per Leopardi è la visita alla tomba di Torquato Tasso; a differenza dell’altezzosa monumentalità romana, l’omaggio all’autore de La Gerusalemme Liberata è una semplice lapide che fa da contraltare alla maestosità letteraria. Il saggio di Emanuele Trevi mette in luce come questo sia uno dei periodi più problematici della vita di Giacomo che, durante quegli anni, non ha quasi prodotto niente a causa della mancanza di contatto con la natura e la quiete.
Saffo. Poesie, frammenti e testimonianze (a cura di Camillo Neri e Federico Cinti) è la prima traduzione italiana di tutti frammenti, tra cui gli inediti scoperti nel 2014, e tutte le testimonianze relative alla poesia di Saffo che ci sono giunte dall’antichità. I testi della poeta di Lesbo arrivati sino a noi grazie a una frammentaria tradizione indiretta e diretta, hanno immediatamente suscitato e alimentato l’immaginario collettivo, permeando l’opera di romanzieri, poeti e teatranti. Proprio in un quadro così complesso Camillo Neri – all’interno del saggio contenuto nel libro – prova a delineare le diverse anime della poeta: dal periodo in cui nel tiaso il desiderio prendeva la forma di contemplazione passionale delle allieve alla direzione del coro dedito al culto di Afrodite, dea dell’eros, passando per le caricature della commediografia greca del IV secolo a.C. e infine per l’immagine della Saffo romana creata dalla lettera (pseudo)ovidiana presente nelle Heroides che ci propone una donna piccola e bruna sofferente per l’amore non ricambiato nei confronti del traghettatore Faone; delusione sentimentale che l’avrebbe spinta a suicidarsi gettandosi dalla rupe di Leucade. Proprio la versione (pseudo)ovidiana del mito ebbe grande influenza sulla letteratura successiva, al punto da ispirare a Leopardi Ultimo canto di Saffo, in cui il poeta di Recanati riversa il suo dolore e la sua sensibilità verso il Bello, in contrasto con la grigia realtà dei giorni vissuti nel natìo borgo selvaggio. Le analisi e le dissertazioni poetiche e saggistiche su Saffo amante delle donne emergono invece in modo preponderante nella seconda metà dell’Ottocento. Tutte queste varianti interpretative che orbitano intorno alla poeta di Lesbo – conclude Camillo Neri – aprono una serie di interrogativi a cui è difficile dare una risposta su chi sia stata veramente Saffo, ma proprio questa molteplicità di figure – poeta, santa, sacerdotessa, etèra, maestra di scuola, tribade, e tanto altro ancora – rappresenta un patrimonio dell’umanità.
Il linguaggio dell’intimità
di Jorge L. Borges (Autore); Tommaso Menegazzi (Curatore)
Mimesis 2012; € 4,90
Questa città che non finisce mai. Lettere da Roma (1822-32)
di Giacomo Leopardi
Con un saggio di Emanuele Trevi
UTETextra 2014, € 5,00
Poesie, frammenti e testimonianze. Testo greco a fronte
di Saffo; Camillo Neri, Federico Cinti (a cura di)
Rusconi Libri 2017, € 18,00