I due giornalisti co-vincitori del premio Nobel per la Pace hanno ricevuto l’onoreficenza a Oslo, in Norvegia, dove entrambi hanno avvertito che il mondo ha bisogno di giornalismo indipendente per contrastare il potere dei governi autoritari. La filippina Maria Ressa e il russo Dmitry Muratov hanno pronunciato le loro lezioni all’Oslo City Hall. Entrambi sono stati premiati per le loro battaglie a favore della libertà d’espressione, in Paesi dove i reporter affrontano attacchi persistenti, molestie e omicidi. “Sì, ringhiamo e mordiamo. Sì, abbiamo denti affilati e una presa forte, ma siamo il presupposto per il progresso. Siamo l’antidoto contro la tirannia”, ha detto Muratov parlando della sua professione. Il russo, 59 anni, è uno dei fondatori nel 1993 del quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta. Ha anche lanciato un avvertimento: “Nella testa di qualche pazzo geopolitico una guerra tra Mosca e Kiev non è più qualcosa di impossibile, ma le guerre finiscono con identificazione di soldati e scambio di prigionieri”.
Ressa, 58 anni, nel 2021 ha co-fondato Rappler, sito web critico verso il governo delle Filippine. Prima persona filippina a vincere il Nobel per la pace, ha descritto l’industria odierna del giornalismo dicendo che “l’era della competizione sulle notizie è morta”: “dobbiamo aiutare il giornalismo indipendente a sopravvivere, in primo luogo dando maggiore protezione ai giornalisti e opponendosi agli Stati che li prendono di mira”. Oltre alle medaglie e ai diplomi, i premiati ottengono circa 1,1 milioni di euro da dividere fra loro. Le cerimonie in onore dei nuovi premi Nobel si svolgono a Oslo e Stoccolma il 10 dicembre, anniversario della morte del fondatore Alfred Nobel, ma a causa della pandemia la gran parte delle premiazioni si è tenuta nelle città natali degli insigniti. Una cerimonia è in programma oggi a Stoccolma, tra gli invitati anche il re di Svezia Carlo XVI Gustavo e membri della famiglia reale.