Un corto animato sui traumi della pandemia

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Si chiama Demi’s Panic ed è inserito nella lista degli 84 corti d’animazione eleggibili agli Oscar.
Una produzione indipendente lanciata sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter e che ha coinvolto uno tra i più grandi animatori tradizionali al mondo, con due nomination all’Oscar e una Palma d’oro a Cannes, il disegnatore Bill Plympton.

Demi’s Panic è la storia di Demi, una giovane professionista di origini latine che vive a New York, i cui sogni diventano man mano sempre più reali fin quando un pericolo invisibile rischia di far precipitare tutto. E’ un viaggio nella vita pre e post pandemia minacciata dall’avvento di un virus invisibile che cambierà le sorti di milioni di persone nel mondo. Al centro gli affetti più cari, il distanziamento sociale e la tutela dei più fragili e vulnerabili. Un mondo che presto o tardi dovrà fare i conti con la separazione, e l’assenza di gesti semplici come strette di mano baci e abbracci che improvvisamente si trasformano in armi pronte ad uccidere. Un tempo breve in cui la solitudine si divora l’anima.

Negli Stati Uniti l’animazione ha già partecipato agli eventi più autorevoli tra cui l’HollyShorts Film Festival e il Big Apple Festival mentre in Europa è stato selezionato per il World Festival of Animated Film di Varna. Jeffrey Lyons, uno tra i più autorevoli critici cinematografici di New York, nel corso del suo programma radiofonico in onda su CBS ha definito Demi’s Panic un “campanello d’allarme di questi tempi pandemici, un cortometraggio che è un esperienza da vedere.”


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