In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la rete Talitha Kum ha lanciato oggi la sua call to action globale Care Against Trafficking per eliminare la tratta e lo sfruttamento delle persone.
Nel mondo sono 50mila le vittime della tratta ogni anno; il 72% sono donne. Ogni 10 vittime, 5 sono donne adulte e 2 sono giovani ragazze. E’ sempre più urgente dunque agire e unire gli sforzi per contrastare questo sistema.
Fondata nel 2009 dall’Unione Internazionale delle Superiori Generali, la rete internazionale anti-tratta Talitha Kum conta la partecipazione di oltre 3000 suore, amici e partner in tutto il mondo. Coordina 50 reti in oltre 90 Paesi. Nel 2020, Talitha Kum si è presa cura di oltre 15.000 sopravvissute e circa 170.000 persone hanno beneficiato di attività di prevenzione e formazione contro la tratta.
A fronte di questo impegno e di questa esperienza ultradecennale, Talitha Kum ha deciso di rivolgere la call to action Care Against Trafficking non solo alle suore, alla Chiesa Cattolica e ai leader religiosi, ma anche alla governance globale, compresi gli Stati, le organizzazioni internazionali, i protagonisti non statali come i gruppi della società civile, le organizzazioni del settore privato e le istituzioni accademiche, e a tutti coloro che hanno delle responsabilità e intendono impegnarsi per l’eliminazione della tratta e lo sfruttamento delle persone.
“Noi suore siamo consapevoli che il nostro lavoro quotidiano sul campo a fianco delle vittime della tratta rischia di essere vano se non adottiamo un approccio sistemico al contrasto del fenomeno. Solo con azioni congiunte e con un impegno a più livelli potremo effettivamente apportare un cambiamento significativo e fermare il business mondiale della tratta e dello sfruttamento,“ ha dichiarato Suor Gabriella Bottani SMC, coordinatrice internazionale di Talitha Kum.
Per raggiungere questi obiettivi sono state indicate quattro aree di impegno principali, ossia quattro ambiti di intervento con un impatto concreto sulle vite degli individui e delle comunità e sui sistemi coinvolti nella tratta. Queste aree sono:
- garantire l’accesso alla giustizia, all’assistenza psicosociale e sanitaria a lungo termine, ai permessi di lavoro e soggiorno per le sopravvissute nei Paesi di destinazione;
- empowerment delle donne e delle bambine, delle loro famiglie e comunità;
- sostenere dei percorsi di migrazione sicuri e legali, anche nei casi di migrazione forzata;
- promuovere un’economia della cura e della solidarietà.
Nelle prossime settimane il documento verrà consegnato e inviato a tutti i responsabili istituzionali, delle organizzazioni non governative, ai responsabili delle istituzioni accademiche e divulgato in tutto il mondo attraverso la rete di Talitha Kum.
Sito: https://www.talithakum.info/it