“Indifferenza”, la parola che campeggia all’ingresso del memoriale della Shoah al tristemente noto binario 21 della stazione centrale di Milano. Tra l’indifferenza dei molti da quella pensilina sotterranea partirono i treni per i campi di concentramento, da quel binario partì anche Liliana Segre con la sua famiglia il 30 gennaio 1944. È stata proprio lei a scegliere la parola “Indifferenza”. Con la visita al memoriale inizia oggi il sedicesimo congresso Usigrai (Milano 8-10 novembre) un prologo voluto dall’esecutavo, come ha sottolineato il segretario Vittorio Di Trapani, perché il titolo scelto per queste giornate è “PAROLE CHE RESISTONO”, come l’indifferenzza di oggi di fronte a chi fugge da guerre, persecuzioni o fame, parole che rievocano il passato per tener viva la memoria, parole usate come pietre per costruire muri d’intolleranza. Riflessioni che accompagneranno i delegati al congresso.