«Terroristi», «Verrà la vostra ora», «Venduti», «Vigliacchi», fino ai più “classici” «stronzi» e «merde». Per l’ennesimo sabato i manifestanti no-green pass sono transitati sotto la redazione de “L’Arena” di Verona recitando il loro rosario di insulti e calunnie. Il comitato di redazione del quotidiano scaligero, insieme al Sindacato giornalisti Veneto, intende far sapere a queste persone e a tutti i veronesi che le giornaliste e i giornalisti de L’Arena non si fanno e non si faranno intimidire dalla violenza verbale di cui sono continuamente oggetto nei cortei delle ultime settimane, violenza che trova ampia eco anche sui social.
Non indietreggeranno di un passo nella loro missione di informare i cittadini, raccontando ciò che accade, comprese le manifestazioni di chi li insulta e di chi in più di un’occasione ha fatto capire loro di essere «non graditi» ai loro presìdi.
Se qualcuno pensa di voler mettere il bavaglio alla stampa, si ricordi che questo accade soltanto in quelle dittature che molti dei manifestanti sostengono di voler combattere. L’auspicio finale è che questa escalation di odio non riporti a tempi bui della democrazia, quando i giornalisti sono diventati bersagli di aggressioni fisiche o peggio.