E’ iniziato questa mattina, nel giorno dedicato alla scorta mediatica, il processo nei confronti dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro, delle torture e dell’omicidio di Giulio Regeni. I quattro agenti della National Security, individuati grazie alle indagini della Procura di Roma, sono il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif per il reato di sequestro di persona pluriaggravato, e nei confronti di quest’ultimo i pm contestano anche il concorso in lesioni personali aggravate e il concorso in omicidio aggravato. I quattro non erano presenti.
Nell’aula bunker di Rebibbia i genitori di Giulio Paola Deffendi e Claudio Regeni e la sorella Irene, accompagnati dalla loro legale, l’avvocata Alessandra Ballerini, parte civile nel procedimento. Anche la presidenza del Consiglio dei ministri ha deciso di costituirsi parte civile nel processo e l’avvocato dello Stato ha depositato l’istanza.
«Dopo cinque anni di faticosa battaglia non vogliamo un processo a tutti i costi, ma un processo che sia regolare. Siamo qui per proteggere la verità», ha detto l’avvocata Ballerini intervenendo in aula nel corso dell’udienza.