L’Ue ha bisogno di più norme contro le azioni legali vessatorie, dette anche querele bavaglio: questo è quanto chiede la Commissione per le libertà civili del Parlamento europeo in una relazione approvata con 63 voti favorevoli, 9 contrari e 10 astensioni.
Più formazione per i giudici, regole chiare sulla competenza territoriale dei tribunali e sanzioni contro istituzioni e aziende che abusano delle azioni legali nei confronti di giornalisti e attivisti, sono le raccomandazioni principali presentate dagli eurodeputati nella relazione.
La bozza sottolinea inoltre che nessuno Stato membro ha ancora emanato una legislazione mirata contro le querele bavaglio e messo in evidenza il frequente squilibrio di potere e risorse tra chi ricorre alle azioni legali e chi ne è vittima. Gli eurodeputati esprimono particolare preoccupazione per il finanziamento di alcune di queste azioni legali con i bilanci statali e per il loro utilizzo in combinazione con altre misure governative contro i media indipendenti, il giornalismo e la società civile.
Il testo, approvato in commissione, affronterà la prova del voto dell’assemblea plenaria durante la sessione di novembre.
(Ansa)