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Uccisione Regeni, salta il processo agli 007 egiziani. Ballerini: “Premiata la prepotenza del Cairo”

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Il processo ai quattro 007 egiziani, accusati del sequestro e della morte di Giulio Regeni, e’ venuto meno perche’ a parere della corte d’assise di Roma “il decreto che disponeva il giudizio era stato notificato agli imputati comunque non presenti all’udienza preliminare mediante consegna di copia dell’atto ai difensori di ufficio nominati, sul presupposto che si fossero sottratti volontariamente alla conoscenza di atti del procedimento”. E’ quanto si legge nel provvedimento con il quale la terza corte d’assise di Roma ha fatto saltare il processo, trasmettendo gli atti al gup e annullando quel decreto che disponeva il giudizio.

“Prendiamo atto con amarezza della decisione della Corte che premia la prepotenza egiziana. E’ una battuta di arresto, ma non ci arrendiamo”. A dirlo è l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, lasciando l’aula bunker di Rebibbia al termine dell’udienza.
“Pretendiamo dalla nostra giustizia che chi ha torturato e ucciso Giulio non resti impunito. Chiedo a tutti voi di rendere noti i nomi dei 4 imputati e ribaditelo, così che non possano dire che non sapevano”.

Presenti accanto alla Ballerini anche Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio e Irene, la sorella.


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