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Spadari: “Ordine dei Giornalisti al voto, serve uno scatto riformista per dare un futuro alla professione”

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Dopo una lunga attesa  è giunto il momento di votare per il rinnovo dei Consigli regionali e nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Non è stato salutare per la professione restare per un anno nel limbo, una sorta di immobilismo tardivamente interrotto dal voto elettronico che, pur essendo una grande novità, risente nelle procedure del peso di un apparato normativo farraginoso. Anche questo è frutto di anni di inerzia in cui l’Ordine dei Giornalisti, e il CNOG in particolare, non è stato in grado di affrontare con la forza necessaria il tema cruciale delle riforma di una legge datata, fatti salvi i principi generali del mestiere di giornalista.

E’ ora di costruire le condizioni per una vera riforma, per la piena attuazione del diritto ad informare e ad essere informati, per un giornalismo che sia al passo dei tempi.
Non basta dichiararsi riformisti; occorre indicare i valori fondanti: l’unità della categoria e dei suoi enti, la libertà, l’autonomia e l’indipendenza dell’informazione, il richiamo a un giornalismo consapevole del proprio ruolo e delle proprie responsabilità.  Di pari passo con il riconoscimento dei nuovi profili professionali che si sono affermati in questi anni di profonda trasformazione  digitale.

Deve essere prioritario, quindi, l’ impegno per la riforma dell’accesso, con il pieno riconoscimento dei “giornalisti di fatto” in parallelo con una formazione gratuita e di qualità da parte dell’Ordine. Così come devono restare centrali i temi del rispetto della deontologia, della parità di genere, della tutela delle minoranze e delle differenze socio-culturali, con la corretta narrazione dei fatti. Altrettanto importante l’impegno, nell’ambito delle competenze ordinistiche, sui temi del lavoro, dell’occupazione, dello stop al precariato, della tutela dei giornalisti da aggressionj, minacce e querele temerarie. Sono tutte questioni che riguardano l’agibilità democratica, il diritto ad informare e ad essere informati, nello spirtito dei valori della Costituzione democratica e antifascista.

Sono questi temi ormai ineludibili e sui quali siamo chiamati a designare un gruppo dirigente che sia  in grado di portare avanti  le istanze di cambiamento e trasformazione, senza cedere alla lusinghe del piccolo cabotaggio, degli interessi di nicchie o di piccole lobby.

Serve uno scatto in avanti, uno sguardo al futuro. E’ il momento delle scelte e del cambiamento. E’ questo il mio impegno per il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Un impegno che intendo portare avanti con le colleghe e i colleghi di ContrOrdine che si candidano con me al CNOG: Nadia Monetti, Silvia Resta, Lavinia Rivara, Ilaria Sotis, Giannetto Baldi e Gianni Montesano. Pubblicisti: Cristina Pantaleoni. Al Consiglio regionale del Lazio: Guido D’Ubaldo, Andrea Balzanetti, Vito Lucio Cillis, Marco Conti, Cristina Cosentino, Maria Maddalena Lepri. Pubblicisti: Roberta Lisi. Revisori: Ivano Maiorella, Cesare Claudio Marincola.

(Nella foto Paola Spadari)


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