ROMA – A Palazzo Altemps, Museo Nazionale Romano, è aperta al pubblico sino all’1 novembre la mostra fotografica di Sergio Visciano, a cura di Paola Riccardi, “Statuae Vivae”: ventitré immagini incorniciate da grandi strutture di ferro di modulo triangolare, in un gioco di prospettive e suggestioni, raccontano mito, memoria e cultura delle statue classiche attraverso il soffio vitale di uno sguardo fotografico contemporaneo. Nel presentare l’evento, il Direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger, ha sottolineato come l’occhio e la tecnica di Visciano siano riusciti ad animare e illuminare alcune sculture sino a renderle, in taluni casi, irriconoscibili nella realtà. “Con Statuae Vivae – ha detto Verger – si inaugura la prima mostra fotografica del progetto “Archeologia e Fotografia” del Museo Nazionale Romano, nato per promuovere il patrimonio archeologico attraverso il linguaggio universale della fotografia. Inoltre, il legame tra le opere e le immagini consente di rafforzare la relazione che esiste tra il Museo, il territorio in cui si inserisce e la creatività contemporanea”.
Traendo ispirazione dalla serie Mediterraneo di Mimmo Jodice, in “Statuae Vivae” Sergio Visciano dipinge con l’obiettivo attraverso la luce, osservata nell’arco del giorno, e realizza le sue foto con una tecnica di mosso in ripresa e una successiva rielaborazione digitale. L’addizione di elementi cromatici è un suo segno espressivo. “I diversi colori che ho utilizzato vogliono sottolineare lo “spirito” di ogni statua, esaltarne la forza o la dolcezza, la seduttività o la timidezza. Le sculture degli dei dell’Olimpo, oltre alla bellezza, raccontano il mito e la storia dell’Occidente, per questo ne sono stato affascinato e ho reputato necessario catturarli con la mia lente fotografica e rielaborare poi le immagini in chiave contemporanea. Questi miti, questi dei, sono ancora tra noi, e sono parte di noi, della nostra storia”, racconta Sergio Visciano.
La ricerca fotografica di Visciano è iniziata tra il 2006 e il 2007, si è realizzato tra Roma, Napoli e Baia. Un primo nucleo di opere sono state esposte nel 2011 presso la Reggia di Colorno, nell’ambito del Festival ColornoPhotolife, poi nel 2018, il progetto ha visto l’ospitalità del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia con un allestimento site specific sia all’interno che nelle logge esterne. “In quindici anni di lavoro – ha spiegato Sergio Visciano – ho cercato di trovare, dopo molti tentativi, stratificazioni, movimenti, il momento adatto in cui l’arte traspariva. Con le statue si ha un dialogo che coglie sofferenza, delicatezza, seduzione: il fotografo diviene interprete del messaggio”.
Sergio Visciano nasce a Verona nel 1969. È un geologo e sin dagli studi universitari partecipa ad alcuni importanti scavi archeologici nel territorio di Padova. Si appassiona e specializza in fotografia e dal 2012 al 2016 condivide lo studio con l’artista fotografo Mauro Fiorese. Nel 2012 frequenta un corso per curatore di eventi di arte contemporanea presso la galleria A+A di Venezia, che gli consente di studiare i maggiori movimenti artistici contemporanei. Espone i suoi lavori presso alcuni importanti spazi e musei italiani tra cui Spazio Lattuada, Reggia di Colorno, Galleria Made 4 Art, Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia. Ha pubblicato nel 2012 il libro “La Divina Commedia per Immagini” per Edizioni Valdonega.
2 ottobre – 1 novembre 2021
Titolo: Statuae Vivae
Autore: Sergio Visciano
A cura di: Paola Riccardi
Coordinamento per il MNR: Antonella Ferraro, Chiara Giobbe, Agnese Pergola
Dove: Palazzo Altemps – Museo Nazionale Romano
Piazza di Sant’Apollinare, 46 – 00186 Roma
Orari: dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.45;
sabato e la domenica dalle 10.30 alle 19.45.
Info: https://museonazionaleromano.beniculturali.it/
L’ingresso sarà consentito solo ai possessori del Green Pass o di una certificazione equivalente.