La Presidenza dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra esprime sconcerto e grande inquietudine per la condanna nel primo grado di giudizio di Mimmo Lucano. “Siamo colpiti nella coscienza e del tutto increduli. Il fatto, poi, che siano state praticamente raddoppiate le pene richieste dal pubblico ministero lascia persino increduli.
Le nostre letture degli scritti giovanili di Karl Marx sulla “Gazzetta Renana” o della “Questione ebraica” sulla non neutralità del diritto ci hanno da sempre ammonito sulla necessità della critica anche degli atti della magistratura.
Tuttavia, qui si coglie qualcosa di più: un accanimento senza pari su chi – da sindaco del Comune di Riace- ha provato a costruire un modello di solidarietà. E quel modello è considerato un riferimento e un esempio da numerosissime associazioni di volontariato. Ed è una risposta reale alle tendenze razziste e autoritarie che corrono nel mondo post-globale, dove cattiveria ed egoismi sembrano più forti di ieri.
Di fronte all’offensiva politica e, soprattutto, culturale contro le migrazioni, Mimmo Lucano è una testimonianza vera della volontà di agire, riuscendoci, pratiche alternative. Ha dimostrato che accogliere si può, senza incidenti o disordini. E, a Riace, si è visto che così si tutela meglio pure l’ordine pubblico, al cospetto dei disordini causati da destre eversive.
Vedremo che accadrà nei successivi gradi di giudizio. Speriamo.
Per l’intanto, però, intendiamo esprimere solidarietà e vicinanza ad una persona così incredibilmente perseguita.
Parteciperemo alle iniziative volte a far emergere verità e giustizia. La vicenda di Mimmo Lucano diventa, infatti, una metafora di ciò che sta accadendo: buoni e cattivi si scambiano i ruoli e il diritto sostanziale viene calpestato. L’equità è messa in soffitta. Il diritto formale riveste con il vestito della festa il sopruso”.