Questa notte la ResQ People ha effettuato un soccorso e ha salvato 59 persone, tra cui 6 donne (una incinta) e 17 minori. I naufraghi provengono prevalentemente da Siria, Somalia, Eritrea, Etiopia, Sudan e Egitto; ci sono anche cittadini di Yemen, Nigeria, Libia, Gambia, Costa d’Avorio. Il barchino di legno era partito da Zuwara, Libia, ed era stato in mare per circa 24 ore.
Il soccorso, in acque internazionali, è avvenuto in base alla segnalazione di un Navtex che indicava una barca di legno in distress. L’equipaggio si sta prendendo cura dei naufraghi a bordo della ResQ People. nelle prossime ore la nave rimarrà nella zona di ricerca e soccorso per monitorare la situazione.
“È per questo che è nata ResQ: salvare chi rischierebbe di morire” – dichiara Lia Manzella, vicepresidente dell’associazione, che si trova in questo momento a bordo della nave. “Ed è solo grazie alla volontà, all’impegno e alla generosità dei cittadini italiani che sostengono ResQ che queste vite, ora, sono finalmente al sicuro”.
La ResQ People era partita venerdì sera da Porto Empedocle per la sua seconda missione di salvataggio; a bordo un equipaggio di 21 persone provenienti da 4 diversi Paesi. Nel corso della prima missione, nello scorso mese di agosto, erano state portate in salvo 166 persone.
ResQ People Saving People è una Onlus italiana nata per aggiungere una nave di soccorso alla flotta civile che opera nel Mediterraneo centrale: per sostenere le nostre attività e aiutarci a salvare persone, donate su support.resq.it/donazione.
(Foto di Maso Notarianni)
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