“La pittrice è il ladro” è una storia vera accaduta in Norvegia. Tutto ha inizio quando, da una galleria d’arte di Oslo due grandi quadri di una pittrice iperrealista sono rubati in pieno giorno e con un’abilità che lascia esterrefatti. Per di più i ladri non si sono curati di passare inosservati e, ripresi dalle telecamere, sono stati subito arrestati. Incomprensibili le cause del furto perché, non essendo l’artista conosciuta, le sue opere non avevano particolare valore. La pittrice è Barbora Kysilkova, nata a Praga nel 1983, oggi trasferitasi a Oslo dove vive con il suo compagno.
Il suo talento è indubbio, alcuni suoi ritratti sono migliori di molte fotografie: fedeli alla realtà riescono a comunicare più di qualsiasi scatto il travaglio interiore dei personaggi. Non è famosa, né facilmente commerciabile, perché il suo stile estrapola dai soggetti una sofferenza oscura, inquietante, non facile da esporre in una casa borghese, ma il suo modo di esprimersi è personalissimo, centra il nostro inconscio, come ogni artista autentico. Dal mistero del furto è intrigata la stessa Barbora Kysilkova, che decide di imbarcarsi nella complicata conoscenza di uno dei due ladri, il norvegese Karl Bertil Nordland al quale arriva a chiedere di posare per lei.
Dopo aver letto la notizia su un giornale il regista Benjamin Ree, nato a Oslo nel 1989, ha pensato di farne un cortometraggio ma, una volta iniziate le riprese, ha scoperto molta più sostanza e il lavoro è proseguito per oltre tre anni fimo a diventare un vero e proprio lungometraggio di tipo documentaristico, interpretato dai veri protagonisti: Barbora e Bertil. Il film racconta, con un’abilità che mescola la rigorosità del documentario e la suspense della fiction, la nascita e sviluppo di un’amicizia tra un uomo “sbandato”, drogato e avvezzo al crimine, e un’artista attratta dal lato torbido della vita.
Lui segnato da un’infanzia infelice, lei da una precedente relazione violenta. Grazie all’arte i due stabiliscono un legame che ha degli sviluppi inaspettati e solleva molte riflessioni e domande. La pittrice è attratta dalla sofferenza del ladro perché fonte d’ispirazione, ma qual è il limite per cui un’artista possa servirsi di qualcuno per alimentare la propria creatività?Quale potere ha l’arte nei confronti della distruttività? La Kysilkova afferma che il ladro, in un ambiente diverso sarebbe potuto diventare un terrorista e, in un ambiente diverso ancora, un ministro: ovvero le influenze circostanti determinano i destini, come gli agenti atmosferici e il terreno determinano la crescita del seme. Quale sia stato l’influsso di quest’amicizia artistica sul ladro, lo scoprirete guardando il film.
La pittrice e il ladro, premiato con il World Cinema Documentary Special Jury Award for Creative Storytelling al Sundance Film Festival 2020, è distribuito da Neon
Data di uscita:02 novembre 2021
Genere:Documentario
Anno:2021
Regia:Benjamin Ree
Paese:Norvegia, USA
Durata:106 min
Distribuzione:Wanted Cinema
Fotografia:Kristoffer Kumar, Benjamin Ree
Montaggio:Robert Stengård
Musiche:Uno Helmersson
Produzione:Medieoperatørene