«Il consiglio dei Ministri ha inserito nel testo della legge di Stabilità la norma che consentirà il passaggio parziale degli iscritti dall’lnpgi all’lnps dal primo luglio 2022. Si tratta di una delle due ipotesi formulate dalla Commissione istituita presso la presidenza del Consiglio alla quale l’Inpgi ha partecipato insieme a ministero del Lavoro, ministero delle Finanze, Inps e la stessa presidenza del Consiglio. Noi abbiamo lavorato fino all’ultimo perché il governo decidesse per la nostra proposta, quella dell’allargamento della platea che avrebbe consentito all’lnpgi di rimanere autonomo nel suo insieme. Contemporaneamente abbiamo lavorato perché la soluzione di passaggio all’lnps fosse comunque la più tutelante nei confronti degli iscritti e delle loro tutele previdenziali». Così la presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni, in una nota.
«Abbiamo ottenuto – sottolinea ancora – tre cose fondamentali: l’Istituto non sarà commissariato, tutte le prestazioni maturate al 30 giugno secondo le regole Inpgi, anche quelle di chi non è ancora andato in pensione, sono salvaguardate, l’Inpgi continuerà a esistere per assicurare la previdenza dei giornalisti che svolgono lavoro autonomo. Questo era il nostro dovere di amministratori e credo che lo abbiamo assolto nel migliore dei modi. L’Inpgi continuerà a esistere e continuerà a essere, come è sempre stato, un punto di riferimento fondamentale per i giornalisti».