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Inaugurata la panchina di Cristina Visentini, il ricordo degli amici, il discorso del sindaco

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Questa mattina, presso il passaggio pedonale che da Via Roma porta a Piazza della Concordia a Ronchi dei Legionari, è stata dedicata una panchina a Cristina Visentini per ricordarla insieme alle persone che le hanno voluto bene. La panchina è stata donata dalle famiglie Campestrini e Grasso. Dopo la cerimonia si è svolto un piccolo concerto della banda della Società Filarmonica Giuseppe Verdi, di cui Cristina è stata Presidente.
Di seguito il ricordo del sindaco letto durante la cerimonia alla presenza di numerose autorità civili e militari, giornalisti e numerosi amici e cittadini che hanno avuto l’onore di conoscere Cristina.
“Buongiorno a tutti, ringrazio l’associazione Leali delle notizie, per questa iniziativa che vuole ricordare la nostra concittadina Cristina Visintini scomparsa nello scorso mese di agosto.
Non è semplice parlare di Cristina una donna che dopo essersi laureata nella conservazione dei beni culturali, si era dedicata con immenso entusiasmo al giornalismo, era una giornalista precaria, ma per coloro che lo ricordano quando esisteva il messaggero di Gorizia di cui lei per tanti anni fino dalla prima edizione ha curato la cronaca del nostro mandamento, curava una pagina intera, quella di tutto il nostro mandamento, poi la chiusura nel 2011 del giornale, purtroppo era una giornalista precaria, come lo sono tanti.
Ma anche dopo la chiusura del messaggero veneto, ha continuato ad occuparsi di giornalismo seppure in forma minore in qualità di corrispondente per il Primoski Dnevnik.
Innamorata dei libri, innamorato del sole e quando aveva tempo si recava con il suo lettino a prendere sole e leggere in spiaggia.
È stata promotrice e presente in diverse associazioni legate al giornalismo, poi nel 2015 la creazione assieme a luca dell’associazione le ali delle Notizie, di cui è stata vicepresidente fino alla sua scomparsa.
Una donna che però non si dedicava esclusivamente al giornalismo, ma dedicava tanto tempo alla nostra comunità, da sempre legata alla società Filarmonica Verdi dove è stata anche presidente per molti anni, sempre presente e disponibile a tutte le manifestazioni organizzate dal Comune, era innamorata di Ronchi, della nostra storia, delle nostre tradizioni, era orgoglioso di essere cittadina di Ronchi.
La ricordo che fino alcuni anni fa correva al mattino attraverso le nostre strade, i nostri impianti di base, sempre gioviale, poi la malattia ha interrotto questo vigore fisico.
La ricordo che anche durante il periodo buio della pandemia, con il comune chiuso al pubblico, con le scuole chiuse, con le attività commerciali chiuse mi incoraggiava a tenere duro.
È stata lei ad ideare la prima panchina della libertà a dipingerla, e ancora oggi è collocata davanti al Comune, un’idea che è stata realizzata il 26 ottobre 2019, in occasione della concessione della cittadinanza onoraria al giornalista Matthew Caruana Galizia per ricordare sua madre uccisa in un attentato.
Una grande giornata allora con la presenza di decine di giornalisti provenienti da tutta Italia, una giornata che grazie a Luca e Cristina ha portato lustro al nostro Comune, e che ci ha fatto diventare il riferimento italiano per la libertà di stampa.
Un’iniziativa che in seguito è stata esportata in diverse città d’Italia, un’iniziativa che ha portato il nostro nome alla ribalta nazionale.
Cristina anche durante la malattia non ha mai mollato il suo impegno, verso Leali delle notizie, infatti anche l’ultima edizione del festival del giornalismo ha portato la sua impronta.
La sua scomparsa non ha solo lasciato un vuoto alle persone che le volevano bene, ma ha lasciato un grande vuoto in tutta la nostra comunità.
Oggi con questa semplice cerimonia, a cui si aggiunge il programma pomeridiano, la ricordiamo dedicando a lei una panchina, simile a quelle da lei pitturata, con accanto un piccolo totem.
Sono convinto che questa panchina sarà gradita da Cristina, e spero che questa panchina possa fare riflettere coloro che si siederanno, su quanto sia importante il valore fondamentale per ogni uomo della libertà, tra i quali anche la libertà di stampa a cui lei teneva particolarmente
Ciao Cristina”
(Nella foto un momento dell’inaugurazione)

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