Ieri a Trieste ne abbiamo avuto la conferma: i giornalisti sono diventati il bersaglio preferito dei manifestanti “No green pass”. Purtroppo con una novità: dai cori “giornalisti terroristi” e “venduti” sotto la redazione del quotidiano Il Piccolo e dai lanci di bottiglie contro la sede regionale della Rai, stavolta si è passati all’aggressione nei confronti di una collega della Rai Fvg, che è stata spintonata e alla quale è stato strappato di mano il microfono, poi lanciato in mezzo alla folla. A lei e a tutti i colleghi che sono stati insultati ieri durante l’affollato corteo a Trieste vanno la solidarietà e la vicinanza dell’Ordine regionale e dell’Assostampa Fvg, che porteranno davanti al prefetto la preoccupazione della categoria e di tutti coloro che hanno a cuore la Costituzione italiana e in particolare l’articolo 21, faro di tutti gli operatori dell’informazione. Le migliaia di persone che hanno manifestato civilmente di certo non vanno confuse con una minoranza di violenti ed esagitati, ma ormai va registrato un clima di intolleranza nei confronti di chi svolge la primaria funzione di informare i cittadini.
Ma ecco il comunicato del Comitato di redazione Rai Fvg:
Ancora una volta aggressioni, ancora una volta verso i giornalisti. Oggi (lunedì 11) a Trieste una troupe della Tgr Rai del Friuli Venezia Giulia è stata aggredita durante la manifestazione dei no green pass e no vax. È stato strappato il microfono dalle mani della collega e lanciato tra la folla, colpita la telecamera e fatta cadere. Se il diritto a manifestare è assolutamente legittimo, ogni forma di violenza e intimidazione nei confronti dell’informazione è invece inaccettabile. Chiediamo alle autorità di individuare i responsabili del gesto e ricordiamo che il diritto dovere di informare è sancito dalla Costituzione.
Foto Martegani