Il Salone Internazionale del Libro 2021 di Torino si svolge quest’anno dal 14 al 18 ottobre 2021 al Lingotto Fiere. Il salone, precedentemente in programma per il mese di maggio, è stato posticipato a ottobre a causa dell’emergenza covid-19 ancora in corso.
Quest’anno è presente anche la casa editrice Primiceri che nel mese di febbraio scorso ha pubblicato ‘FAMMI PARLARE’ Comunicazione, fake news, odio mediatico e libertà di stampa degli autori Tiziana Ciavardini e Marino D’Amore.
Un volume che raccoglie l’introduzione del presidente della Federazione Nazionale della stampa italiana (Fnsi), Giuseppe Giulietti, la prefazione di Valerio De Gioia (Giudice) e la postfazione di Gian Mario Gillio (responsabile relazioni esterne e rapporti istituzionali della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e firma di Riforma).
In copertina il disegno di Mauro Biani dedicato al tema comunicazione.
L’intento del volume è analizzare lo stato di salute dell’informazione in Italia e nel mondo. Come spiega Salvatore Primiceri in questi giorni a Torino, editore della PE Primiceri Editore “è per noi molto importante avere tra i nostril libri presenti al Salone anche il testo ‘Fammi Parlare’. Abbiamo scelto – prosegue – proprio come filo conduttore della nostra presenza al salone il tema della libertà e per questo abbiamo predisposto anche un omaggio ai nostri lettori: un taccuino filosofico con tutti gli aforismi sulla libertà. Abbiamo diversi libri che affrontano questo argomento sotto vari punti di vista. La psicologia, la filosofia, l’attualità e per questo non poteva assolutamente mancare, in un anno difficile come quello che stiamo affrontando, in cui si vedono libertà negate, e libertà ancora da conquistare il tema della Libertà di stampa. Un tema quello della Libertà che va di pari passo con un altro tema che i due autori evidenziano molto bene all’interno del testo, quello della verità.”
Il libro nasce dall’incontro tra un’antropologa culturale e un sociologo della comunicazione ‘Crediamo – dichiarano gli autori – che l’approccio alla comunicazione debba essere sempre multidisciplinare, e con questo lavoro abbiamo cercato di proporre “un’istantanea” sulla situazione reale della comunicazione e dell’informazione. Di offrire, dunque, uno sguardo comune con due punti di vista diversi: quello di un’antropologa e di un sociologo.
Tuttavia, ben sappiamo che l’argomento può essere affrontato sotto altri aspetti, ugualmente validi e utili alla sua interpretazione.
Abbiamo voluto rivolgere la nostra attenzione a giornalisti, comunicatori, “navigatori del web”, “influencer”, e a tutta la società contemporanea perché la comunicazione – proseguono – è il comune denominatore di ogni società ed è l’elemento che ne permette la sopravvivenza nel tempo, soprattutto che ne caratterizza le relazioni.
Quindi, la consapevolezza di dover comunicare bene dev’essere una necessità condivisa. Come disse Bauman, “il fallimento di una relazione, qualunque essa sia, ha alla base un fallimento di comunicazione».
“In un momento in cui – spiega Marino D’Amore – il conflitto in quanto tale ha raggiunto livelli di guardia sia da un punto di vista istituzionale, sia da un punto di vista medico sanitario, sia da quello strettamente sociale, questo libro vuole rappresentare un testimonianza e al contempo lo sforzo costante nel cercare di far comprendere come la comunicazione sia alla base di qualunque tipo di rapporto, di relazione e di socialità che punti al futuro e alla sopravvivenza di una comunità. Una società che si priva del dialogo e del confronto civile é una società che si autocondanna allo scontro, alla regressione e potenzialmente alla sua stessa fine, neutralizzando qualsiasi possibilità di democrazia”.
Particolare attenzione in “Fammi Parlare” è stata dedicata alla deontologia del giornalista esaminando i concetti di scorta mediatica, querele bavaglio, diritto di cronaca e censura. Un testo che alimenta ancora di più il dibattito sulla comunicazione attuale, sulle fake news e la necessità di riportare il giornalismo nella condizione di acquisire nuovamente credibilità nell’opinione pubblica.
“Questo libro – scrive Giuseppe Giulietti – scritto con rigore e grande passione civile può essere uno stimolo alla riflessione e soprattutto alla doverosa azione. Prima che sia troppo tardi”.
Sarà possibile incontrare gli autori e visitare lo stand Primiceri presso il Padiglione 3 allo stand Q70 presso il Lingotto Fiere di Torino.