Il progetto “Monumenti alle donne” è nato per cambiare il volto di Milano, rendendola più inclusiva, moderna e civile. Dopo oltre un anno di progettazione, con il coinvolgimento di scultori, urbanisti e architetti, il 15 settembre scorso il sindaco Giuseppe Sala ha inaugurato nel capoluogo meneghino la prima statua, opera dell’artista (omonimo del terzino campione del mondo) Giuseppe Bergomi, dedicata a Cristina Trivulzio di Belgiojoso. Il monumento è stato collocato in piazza Belgioioso, con una cerimonia molto sentita e partecipata dalla cittadinanza. Non tutti sanno che il progetto è nato a Pesaro, da un’idea di Roberto Malini, scrittore, artista, presidente dell’associazione umanitaria e culturale EveryOne. Nato a Milano, dove ha collaborato a numerosi progetti d’arte e cultura, Malini si è accorto qualche anno fa di come la metropoli fosse completamente priva di sculture dedicate alle donne che hanno caratterizzato la storia e la cultura meneghine, mentre attraverso le sue vie e le sue piazze era possibile ammirare oltre cento monumenti raffiguranti uomini celebri, da Leonardo al Manzoni. Così lo scrittore, insieme a Dario Picciau e Glenys Robinson (copresidenti insieme a lui di EveryOne) in data 18 giugno 2020 inviava un appello-proposta al sindaco Giuseppe Sala, agli assessori Filippo Del Corno (Cultura) e Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e alla delegata per le Pari Opportunità Daria Colombo. “Milano celebra condottieri, scrittori, musicisti, artisti e filantropi di sesso maschile,” recitava l’appello, “mentre le sue grandi donne sono state finora ignorate. Le uniche immagini femminili rappresentate dagli scultori che hanno lavorato per le istituzoni milanesi attraverso i secoli sono madonne, sante, martiri o figure allegoriche come la statua della Libertà sul Duomo, la statua all’Italia nei giardini Montanelli o alcuni monumenti ai caduti”. Quindi EveryOne ha chiesto al Comune di rompere la tradizione “maschilista” e iniziare un nuovo percorso virtuoso, suggerendo alcune delle donne – fra cui la scrittrice e patriota Cristina Trivulzio di Belgiojoso – che hanno contribuito a fare la storia di una città che da oltre duemilacinquecento anni è al centro delle più importanti vicende e trasformazioni della civiltà europea. A soli cinque giorni dall’invio dell’appello, l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno rispondeva a nome del Comune di Milano: “Ringrazio voi e il gruppo da voi presieduto per l’importante e preziosa sollecitazione a cui cercheremo di dare seguito positivo”. EveryOne, che lavora da tanti anni per una cultura rispettosa dei diritti umani e le pari opportunità, ha dato così il via a una transizione culturale di Milano, da città “storicamente maschilista” a metropoli moderna, evoluta e lungimirante, capace di ammettere un millenario errore e di celebrare, finalmente, le grandi donne che hanno contribuito a renderla una delle metropoli europee più importanti, dinamiche e innovative. Il progetto – promosso dalla Fondazione Brivio Sforza, con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Milano, con il contributo del Comune di Milano e con il patrocinio di Regione Lombardia – proseguirà con la creazione e la collocazione urbanistica di statue dedicate alle donne legate alle vicende più importanti della storia e della cultura milanesi, fra cui vanno segnalate Margherita Hack (astrofisica), Maria Callas (cantante lirica), Elena Albertini Carandini (scrittrice), Marta Abba (attrice), Alda Merini (poetessa), Fernanda Pivano (traduttrice e scrittrice), Laura Augusta Alvini (musicista), Camilla Cederna (giornalista e scrittrice), Giuliana Fiorentino Tedeschi (testimone della Shoah e scrittrice). Senza dimenticare, fra le altre, figure storiche come Agnese Visconti (martire), Beatrice d’Este (Duchessa di Milano, diplomatica), Bianca Maria Visconti (Duchessa di Milano, umanista), Cecilia Gallerani (intellettuale, amica delle arti e delle lettere), Giuditta Pasta (cantante lirica), Maria Gaetana Agnesi (matematica), Ada Negri (poetessa).
Link correlati (la nascita del progetto e l’inaugurazione del primo monumento):