Una giornata all’insegna della libertà di espressione nella stampa e nella musica in memoria di Cristina.
Un’intera giornata è stata dedicata ieri alla memoria di Cristina Visintini, giornalista professionista ronchese scomparsa il 9 agosto. Vicepresidente di Leali delle Notizie e a lungo presidente della Società Filarmonica Giuseppe Verdi, Cristina ha lasciato un grande vuoto nei cuori della comunità ronchese, delle istituzioni e associazioni locali e di tutti i colleghi e amici giornalisti che negli anni si sono recati a Ronchi al Festival del Giornalismo, che lei definiva essere la sua creatura. Cristina infatti era un punto di riferimento nel territorio Isontino in quanto, oltre a raccontare la sua amata terra nelle cronache del Messaggero Veneto prima e del Primoski Dnevnik poi, ha sempre dedicato gran parte del suo tempo libero a numerose attività di volontariato.
L’associazione culturale Leali delle Notizie, la Società Filarmonica Giuseppe Verdi e il Comune di Ronchi dei Legionari si sono dunque sentiti in dovere di svolgere ieri un’intera giornata ricca di appuntamenti di mattina, pomeriggio e sera dedicati alla libertà di espressione nella stampa e nella musica. «La libertà è una fortuna e un privilegio che dovremmo celebrare ogni giorno, senza mai darla per scontata – ha affermato David Cusimano, presidente della Verdi -. Cristina con il suo attivismo, le sue doti comunicative e relazionali, la sua spensieratezza e il suo gran sorriso era una persona libera, perché aveva scelto di fare ciò che amava con grande passione. Dovremmo prendere esempio da lei».
La giornata è iniziata ieri alle 11 con l’inaugurazione di una panchina colorata con le tonalità dell’arcobaleno dedicata alla giornalista ronchese. Il padre Amerigo, il compagno Sergio e il sindaco di Ronchi Livio Vecchiet hanno scoperto assieme la nuova panchina, donata dalle famiglie Campestrini e Grasso nei pressi di Piazza della Concordia.
«La sua scomparsa non ha solo lasciato un vuoto alle persone che le volevano bene, ma ha lasciato un grande vuoto in tutta la nostra comunità – ha detto ieri Vecchiet -. Oggi con questa semplice cerimonia la ricordiamo dedicando a lei una panchina, simile a quelle da lei pitturata. Sono convinto che questa panchina sarà gradita da Cristina, e spero che questa panchina possa fare riflettere coloro che si siederanno su quanto sia importante il valore fondamentale per ogni uomo della libertà, tra i quali anche la libertà di stampa a cui lei teneva particolarmente».
Accanto alla panchina è stato posizionato un totem verde che ritrae la figura di Cristina e che contiene al suo interno un cuoricino rosso, simbolo del fatto che la giornalista continua a vivere in tutti noi, e una descrizione in cui è riportato chi era. In questo modo chiunque, a partire da oggi, imboccherà quel passaggio pedonale che da Via Roma conduce a Piazza della Concordia, e potrà vedere una panchina colorata, sedersi e leggere chi era Cristina e cosa ha fatto per la comunità ronchese.
«Due anni fa una Panchina della Libertà di Stampa è stata inaugurata qui a Ronchi dei Legionari in memoria di Daphne – ha detto ieri Corinne Vella in collegamento da Malta -. Oggi un’altra viene inaugurata per commemorare Cristina. È confortante sapere che Daphne e Cristina, che si sono entrambe dedicate alla libertà di espressione e a un giornalismo libero. Saranno ricordate qui negli anni a venire».
Centinaia e centinaia di persone si sono infatti riunite ieri per ricordare Cristina. Il sorriso smagliante, il calore, l’accoglienza, l’inesauribile energia, la passione e l’entusiasmo che impiegava in tutto ciò che faceva sono i tratti peculiari di Cristina che i familiari, gli amici, le istituzioni, le associazioni e i colleghi giornalisti hanno in più occasioni ricordato ieri nel corso della giornata.
«La panchina inaugurata andrà ad abbellire il tessuto urbano della nostra cittadina – dice il presidente di Leali delle Notizie Luca Perrino -. Non è una panchina istituzionale ma è piena di colori così come era Cristina nella sua vita. È un segno tangibile che ci porterà a ricordarla sempre nella nostra mente e nei nostri cuori e che ci accompagnerà in tutte le nostre attività future. Noi come Leali delle Notizie intendiamo portare avanti le nostre attività sulla scia dei valori e delle idee di Cristina per continuare a offrire a Ronchi un arricchimento culturale. Ci batteremo però anche per il precariato nel mondo del giornalismo, un altro tema che stava a cuore alla nostra vicepresidente. Vorremmo che tutti i giornalisti freelance venissero pagati per il proprio lavoro con uno stipendio adeguato, restituendo così dignità anche al lavoro dei collaboratori esterni alle redazioni».
Cristina nella sua vita infatti si è a lungo battuta per un giornalismo di qualità. Ha poi difeso in numerose occasioni con le attività di Leali delle Notizie, e non solo, l’articolo 21 della Costituzione che, come hanno ricordato i numerosi ospiti nella conferenza pomeridiana sulla libertà di stampa e di espressione, non è solo un articolo che appartiene alla categoria dei giornalisti ma a tutti i cittadini che hanno il diritto e il dovere di essere informati. La libertà di stampa e di espressione è infatti uno dei parametri più utilizzati nel mondo per misurare la salute di una democrazia.
«Ronchi dei Legionari è diventato ormai una capitale della libertà di stampa e di espressione in Italia e in Europa – dice Giuseppe Giulietti presidente della Federazione della Stampa Italiana -. Noi sosteremo Leali delle Notizie e le sue attività civiche come la giornata dedicata a Cristina. È importante conservare la memoria e far vivere i valori di chi non c’è più, far accarezzare l’importanza della libertà soprattutto ai più giovani sull’esempio di Cristina».
Nella giornata di ieri hanno poi ricordato la giornalista ronchese anche Paola Colombo, Presidente del Festival Vicino/Lontano di Udine, Barbara Costamagna, giornalista di Radio Capodistria, Paola Dalle Molle, coordinatrice del Gruppo di Lavoro Pari Opportunità Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale, Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria, Fabiana Martini, portavoce di Articolo 21 del Friuli Venezia Giulia, Paolo Mocchi, presidente dell’Associazione Per La Costituzione A.P.S., Carlo Muscatello, presidente Assostampa del Friuli Venezia Giulia, Luisa Pozzar, componente della Giunta Nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) e Silvia de Michielis, direttrice responsabile web de Il Friuli.
In serata la conferenza “Quando la verità non è libera, la verità non è vera (J.Prévert). La forza dell’articolo 21 della Costituzione Italiana” ha lasciato lo spazio alla presentazione del libro “La più bella. La Costituzione tradita. Gli italiani che resistono” di Alessio Lasta, giornalista d’inchiesta e dal 2017 inviato di Piazzapulita. Lasta ha dialogato con il giornalista professionista Gianpaolo Carbonetto, cercando di confrontare le proteste partite da Trieste sull’obbligo di Green Pass sul posto del lavoro con alcuni principi tutelati dalla Costituzione. Pure il giornalista di Piazzapulita ha ribadito la necessità di un giornalismo di qualità e l’importanza di cercare di dar voce a diversi punti di vista dell’opinione pubblica, con l’intento però di informare sempre correttamente i cittadini.
Alcune letture sulla libertà di stampa e di espressione sono state inoltre fatte ieri in diversi momenti da Giulia Morgan, Cinzia Benussi e Lorena Boscarol.
La Società Filarmonica Giuseppe Verdi ha infine concluso la lunga giornata dedicata a Cristina a Maria Madre della Chiesa con l’esibizione del Coro Misto, di cui faceva parte Cristina, diretto da Salvatore Moretti, e con il concerto della Banda della Società Filarmonica Giuseppe Verdi di Ronchi dei Legionari.
«La giornata di oggi mi fa comprendere che Cristina ha lasciato un grande vuoto in tutti noi e ho visto in queste ore molto affetto sincero da parte di numerose persone che l’hanno conosciuta – ha detto ieri il padre Amerigo – Cristina si è immersa nell’attività del giornalismo. Fin da giovanissima si è avvicinata alla Società Filarmonica Giuseppe Verdi ed è stata la prima donna a diventare presidente. Ringrazio tutti per essere qui a ricordare mia figlia e l’amministrazione per aver collocato la panchina vicino al municipio e alla biblioteca, simbolo della cultura e dell’amore per i libri che Cristina ha sempre coltivato. Dobbiamo continuare a ricordare i valori che lei ci ha insegnato».
L’evento è stato organizzato anche grazie al contributo di Termopulizie s.a.s di Salvatore Palermo & Co, dell’Impresa Onoranze Funebri Bertogna e Calligaris S.r.l., con l’appoggio della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, di Articolo 21 e Assostampa del Friuli Venezia Giulia, di Domini Legnami e con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini della sezione di Ronchi dei Legionari, la Pro Loco di Ronchi e il parroco Don Umberto Bottacin, che ha gentilmente concesso gli spazi della parrocchia di Maria Madre della Chiesa.