B al Colle è un’assurdità, visti i suoi trascorsi fraudolenti e la contiguità perdurante con la mafia. Eppure anche un’ipotesi così assurda, se ripetuta e ventilata con frequenza può diventare orecchiabile a gran parte dell’opinione pubblica. Che non sta lì a tenere il conto delle sue vicende giudiziarie, della sua incapacità di governo, della sua arroganza nell’allontanare giornalisti con la schiena dritta come Biagi o rimuovere chi faceva satira urticante, della sua concezione dello fisco come un borseggiatore di Stato. Tutto è perdonato. Vuoi l’età, vuoi Dudù o il rapporto con la Merkel, che passa così da “culona” a “statista di cui sentiremo la mancanza”. Può darsi che la scamperemo e B venga allietato da altre cariche, ma solo il fatto che a qualcuno possa essere venuto in mente questo oltraggio alle Istituzioni mi indigna.